GIANNI MARRONE è nato a Miglianico(CH) nel 1972, dove vive e dipinge da sempre. Ha frequentato l’istituto d’arte di Chieti, ma si considera un autodidatta. Fin da giovane ha partecipato a vari concorsi di pittura, collettive, mostre personali. La sua pittura è sempre stata caratterizzata da un segno forte e da colori accesi; l’artista fin dalle sue prime opere ha sempre sentito il bisogno di denunciare tramite le sue opere la miseria umana, il potere, la corruzione; dipingendo la figura umana in tutti i suoi aspetti psicologici. Nelle sue opere cerca sempre di mettere le sue emozioni e la sua energia; “l’opera deve avere una sua propria vita, cerco di andare oltre il semplice dato estetico, cercando di fare affiorare l’invisibile: l’anima”. Nel 2014 si reca per la prima volta in Tunisia, dove continuerà a tornare anche negli anni seguenti, e dal quale trarrà ispirazione per la sua pittura. Le sue opere si trovano in collezioni private in Italia e all’estero.
Quando è cominciato il tuo percorso artistico?
L’arte è una cosa innata in me, già da bambino disegnavo e a 12 anni dipingevo a olio, quindi il mio percorso artistico è cominciato fin da giovane.
Come definiresti la tua arte?
La mia arte è figurativa, io la definisco arte espressionista, che comunica e cerca di emozionare.
Che tecnica utilizzi?
Dopo un pò di anni che utilizzavo i colori acrilici, ora sono tornato a dipingere con i colori a olio, utilizzo sia i pennelli che la spatola.
Da dove trai ispirazione?
Qualsiasi cosa mi può ispirare, un mio vissuto, ma anche la fantasia, la storia di pittori famosi, poi anche il cinema mi ha sempre ispirato.
Ti occupi di altro oltre la pittura?
No, per il momento mi occupo solo di pittura.
Descriviti in 3 parole.
Istintivo, sensibile, curioso.
Sogno nel cassetto?
Sogno nel cassetto c’è ne sono più di uno, mi piacerebbe fare una mostra in un posto prestigioso.
Hai dei progetti futuri?
Per il momento l’unico progetto che ho è continuare a dipingere.