COMASIA BAGORDA

Sono COMASIA BAGORDA, ufficialmente chef a domicilio, in realtà mi occupo di tradizioni ed emozioni pugliesi per piccoli eventi e catering, cooking classes, show cooking per grandi e piccini, in cui rendo partecipi gli ospiti di una storia, quella di Puglia. Sono nata a Fasano nel 1986, e dato importante, risiedo in una tipica frazione collinare: Cocolicchio, lì dove comincia la mia storia e continuo a scriverla, tanto da essere il presidente di un’associazione culturale in loco che organizza eventi tipici della tradizione: “Cocolicchio l’Antico Borgo”. 

Qual è stata la tua formazione e cosa ti ha spinto a diventare una chef?

La mia infanzia è qua che si muove, tra i fornelli di nonna Comasia, nei trulli di famiglia, mentre la vedevo passare tra il cucito, la trasformazione del latte in formaggi, le sue coltivazioni ed il forno a legna. 

Quali sono i tuoi piatti preferiti da preparare per i tuoi clienti?

È quello che da sempre ha attirato la mia attenzione, tanto da creare oggi una linea di prodotti da poter proporre sia dolci che salati, studiati minuziosamente nella chimica e nella cottura dovuta ad un’arte così antica. 

Come nasce un tuo menù?

Il servizio principale che mi viene richiesto sono sicuramente i panzerotti a domicilio, ma a me piace che la gente mi commissioni tutto quello che mi riporta a vivere un passato lontano, rendendo partecipi i miei degustatori di una storia piena di emozioni, ormai lontana, concedendo di assaporarne l’esclusività. 

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Taralli, focacce, crostate, focacce fracide, paste di mandorla, biscotti, frollini, Friselle, intorchiate, antipasti, primi, secondi, contorni, ecc … tutto quello per cui serve tempo, amore e pazienza. era tradizione di famiglia, quella nelle grandi occasioni, nelle ricorrenze accendere il forno a legna , sfruttando la sua potenza per poter cucinare l’intero pasto da offrire ai propri commensali, come tradizione era chiamare massaie esperte nella preparazione di dolci e leccornie per festività e piccoli ricevimenti, tutte “fatte in casa”. 

Quali sono gli ingredienti che prediligi utilizzare nelle tue preparazioni?

Le famiglie un tempo erano delle mini imprese, che si occupavano della lavorazione della terra e di tutto quello che era utile a soddisfare il proprio fabbisogno alimentare, basti pensare al grano, olio, vino, formaggi ecc… Fa parte della nostra cultura contadina quella di scegliere ingredienti autentici che permettano di creare un prodotto di qualità, così come cerco di fare io scegliendo il nostro “made in Italy” ,anzi meglio, in Puglia. 

Quali consigli daresti a chi vuole intraprendere la carriera di chef?

Ho deciso di portare avanti una storia ricca di antiche tradizioni, ormai perse, per lasciare una traccia in un’epoca frenetica e povera di valori. suggerisco a chiunque voglia fare qualsiasi lavoro, non solo quello dello chef, di non perdere di vista la propria passione, che non deve essere confusa per una “moda del momento”, grazie al turismo che ha affollato la nostra regione. Non mi definisco chef, racconto solo una storia, e ” non esiste storia d’amore più bella se non quella da vivere e da mangiare”, cit. (Mia ), e sono sempre alla ricerca di storie culinarie di donne di famiglia che ne hanno da raccontare.