Giovanna Mavilia nata a Messina nel 1982, da sempre appassionata di disegno e pittura, nel 2001 si diploma in Arte della Moda e del Costume nella sua città natale. Continua il suo percorso di formazione iscrivendosi presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, laureandosi nel 2007 in arti visive sezione pittura e nel 2009 si abilita all’insegnamento di discipline Pittoriche presso l’Accademia Di Belle Arti di Reggio Calabria. Da allora insegna, dipinge, partecipando a mostre ed eventi artistici nazionali e internazionali. Attualmente vive e lavoro a Torino. La sua pittura intensa, racchiude l’asprezza e la dolcezza di un mondo prevalentemente al femminile, in cui le scarpe, diventano oggetto/pretesto, per raccontare storie, percorsi, labirinti, restituendoci il “ritratto” più sincero delle persone che hanno indossato quelle scarpe. Numerose partecipazioni a collettive e premi in ambito nazionale ed internazionale.
Quando e come è iniziata la tua carriera di artista?
Più di 20 anni fa.
Qual è stata la tua formazione?
Ho frequentato l’istituto d’arte indirizzo moda nella città di Messina e successivamente ho intrapreso gli studi presso l’Accademia di Belle arti di Reggio Calabria, sezione pittura.
Qual è il tuo processo creativo quando inizi un nuovo lavoro?
Una volta stabilito il concept, l’intenzione, svolgo un’attenta ricerca iconografica , seleziono delle foto scattate in precedenza presenti nel mio archivio digitale e inizio a progettare il mio nuovo lavoro con dei bozzetti molto veloci , spontanei. Nella fase successiva mi dedico alla realizzazione del quadro, spesso non mi fermo a un solo lavoro ma elaboro una serie di dipinti sino a esaurire le idee.
Quali sono i temi o le emozioni che cerchi di trasmettere attraverso le tue opere?
La mia ricerca artistica , ormai da tempo, è dedicata al tema della resilienza.
Quali sono le tue tecniche preferite?E i materiali?
Prediligo la tecnica a olio e la tecnica a acrilico . Preferisco supporti in tela di cotone.
Come scegli i soggetti dei tuoi dipinti e cosa ti ispira a crearli?
Scelgo i soggetti attraverso un’attenta selezione di immagini/ fotografie presenti nel mio archivio.
Qual è stata la tua opera più significativa o memorabile e perché?
Non saprei, forse la serie di dipinti che hanno come soggetto le scarpe.
Come affronti il blocco creativo o la mancanza di ispirazione?
Rimango in attesa che ritorni l’ispirazione e nel frattempo eseguo delle esercitazioni per tenermi in allenamento.
Come promuovi il tuo lavoro?
Attraverso progetti espositivi e i canali social
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Mettere ordine nel mio archivio e realizzare una mia mostra personale