ALESSIA MARTY

ALESSIA MARTINO, nota come Alessia Marty, nasce a Bari sotto il segno dello scorpione. Nel 2008 capisce di avere la faccia tosta per il mondo dello spettacolo grazie a Mtv Confidential, un programma a cui ha partecipato come opinionista. Finito il Liceo Artistico si iscrive al corso di Laurea in Scienze della Comunicazione a Bari e contemporaneamente entra a far parte della compagnia teatrale dell’Ateneo, il CUTAMC. Da questo momento in poi inizia la sua doppia vita, quella con un piede nel sogno e “uno per terra”. 10 anni di teatro, con 2 lauree nel mezzo: triennale in scienze della comunicazione e specialistica in Organizzazione e Marketing per la Comunicazione D’Impresa presso La Sapienza, a Roma, città in cui ha vissuto 3 bellissimi anni. Nel 2016 la sua ospitata in un programma radiofonico di Canale100 (radio FM barese) sarà determinante per la carriera, il colpo di fulmine con la radio, infatti, darà vita a una nuova possibilità: quella di diventare speaker radiofonica. Fino al 2019 lavora come conduttrice per Canale100, l’ultimo anno trasmetteva in Puglia il suo programma “La ragazza dall’Est” dalla stanzetta in Ungheria, dove era volata grazie a un progetto europeo che le ha permesso di lavorare in una radio ungherese per un anno. Una volta tornata in Italia fa un provino per Radio Norba e lo supera iniziando delle sostituzioni che la porteranno ad ottenere il programma del weekend. Ma la radio non bastava, quindi per acquisire nuove competenze e alimentare passioni nel 2022 inizia un corso di doppiaggio, lanciandosi in questo meraviglioso mondo fatto di film e serie tv. La voce è definitivamente il suo strumento di lavoro preferito! Nato davvero da una sfida personale nel 2023 realizza il suo primo podcast di cui è ideatrice, autrice, voce e sound designer: Piano C, edito L’Espresso. Un progetto che parla delle esperienze formative alternative a quelle accademiche. Attualmente è in onda dal lunedì al venerdì con “A tutte le auto”, un programma a 3 voci su Radio Norba. Spot, voice over, documentari, doppiaggio, vocalist, eventi, podcast, si alternano nella sua vita creando un percorso davvero intenso. La domanda che sorge spontanea è… ma dorme?  Poco, ma tanto sa sognare ad occhi aperti!

Come hai iniziato la tua carriera nel mondo della radio e cosa ti ha spinto a diventare una speaker?

La mia carriera nel mondo della radio è iniziata davvero per caso. Fui invitata in un programma radiofonico per parlare di un progetto cinematografico a cui avevo lavorato come attrice. Il direttore della radio che mi ospitò mi propose di iniziare un percorso con loro inserendomi in un programma. Quelli furono i primissimi passi da speaker. Non era un lavoro che avevo preso in considerazione, è stato un colpo di fulmine con la radio. 

Qual è la parte più gratificante del tuo lavoro di speaker radiofonica?

La parte più gratificante del mio lavoro sono gli ascoltatori. Sapere di aver regalato loro un sorriso, una riflessione o una risata rende speciale il lavoro da conduttrice. A volte basta un loro messaggio per cambiare anche il mio di umore e migliorarmi la giornata. È una sensazione difficile da spiegare, ma davvero stupenda.

Quali sono le sfide più comuni che affronti nel tuo lavoro quotidiano?

Saper comunicare una notizia senza offendere nessuno, essendo inclusivi è una delle sfide che affronto quotidianamente. Le parole sono importanti, ho una grande responsabilità quando sono al microfono, non bisogna mai dimenticarlo. 

Come ti prepari per un programma radiofonico? Hai una routine o un rituale che segui?

Penso che qualsiasi cosa possa diventare un potenziale argomento per il programma, questo non esclude lo studio e la preparazione che ci dovrebbe essere alla base di ogni talk. Personalmente quando mi preparo per il programma cerco articoli, curiosità, pronuncia corretta di parole straniere (quando ci sono), date di pubblicazione di canzoni per esempio.

Qual è il ruolo della tua voce nel comunicare con gli ascoltatori e come lavori per sviluppare il tuo stile vocale?

La mia voce è davvero la mia vita, non c’è nulla di artefatto. In radio la naturalezza premia, certo devi saper utilizzare la voce usando la tecnica se reciti qualcosa, se vuoi dare risalto a una parola ma quando racconto un aneddoto in radio è come se fossi tra amiche. 

Come scegli i contenuti e gli argomenti da trattare durante il tuo programma?

Scelgo gli argomenti del programma in base alla fascia oraria che ricopro, a quanto mi sento sicura su quel determinato tema, all’attualità, al mio umore e a quello che mi accade durante la giornata.

Quali sono le tue strategie per coinvolgere gli ascoltatori e mantenere alta l’attenzione durante il programma?

Per coinvolgere gli ascoltatori e mantenere alta l’attenzione racconto curiosità con simpatia coinvolgendo il pubblico, cambio il tono della voce oppure lascio in sospeso un argomento o anticipo una canzone che stiamo per trasmettere. 

Quali consigli daresti a chi vuole intraprendere la carriera di speaker radiofonica?

Non sono brava con questo genere di consigli, in generale quello che posso dire è che se vuoi entrare nel mondo radiofonico devi avere passione per questo lavoro, ascoltare molta radio, avere una forte personalità, saper parlare in italiano (dizione inclusa per me), saper ascoltare, avere orecchio ed essere curioso.

Progetti futuri?

Tantissimi! Sta per uscire il mio terzo podcast: “Il diritto è servito”, un progetto che parla appunto di diritti. Sarà possibile ascoltarlo su Spotify. Sicuramente voglio continuare a crescere come conduttrice e poi mi piacerebbe entrare nel mondo dei documentari. Non solo con la voce (lavoro già come doppiatrice) ma con tutto il mio corpo! Un documentario naturalistico sarebbe il top. Unirebbe due mie passioni: quella per la natura e quella per la conduzione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *