GABRIELE LISO

GABRIELE LISO: Dalla Passione per il Ferro all’Arte Contemporanea. Nato ad Andria il 30 gennaio 1966, Gabriele Liso ha scoperto la sua passione per il ferro e la saldatura già a soli 12 anni, trasformando un amore precoce per il metallo in un percorso artistico maturo e apprezzato. Inizialmente dedito al lavoro artigianale, ha coltivato questa passione per anni prima di decidere, più recentemente, di esporre le sue opere in pubblico. Ogni pezzo creato da Liso racconta l’intensità e la forza che egli trova nel ferro, un materiale che modella con competenza e innovazione. Dal 2012, Liso ha partecipato a numerose esposizioni d’arte, facendo il suo debutto con la mostra The Beauty Ding Metal K2 a Giovinazzo, e la collettiva Libri d’Artista nella Chiesa di San Francesco a Corato, due eventi che hanno segnato l’inizio di un percorso espositivo che ha portato il suo lavoro in diversi luoghi d’Italia. Tra le tappe significative ci sono state mostre come Sovereto in Luce nel 2017 e Olio d’Artista presso il Castello Svevo nello stesso anno, per poi approdare alla Bibart Biennale Internazionale d’Arte di Bari e Area Metropolitana nelle edizioni 2018/2019 e 2021. Il 2019 è stato un anno ricco di eventi per Liso, con partecipazioni alla mostra Mediterraneo: Frontiera di Pace, organizzata a Bari per la visita di Papa Francesco, e all’esposizione Il Sacrificio come Riscatto a Rutigliano. Lo stesso anno ha partecipato anche a Vivi d’Arte e alla mostra Colors Spirits a Orsara di Puglia, dimostrando la sua continua ricerca e versatilità artistica. Tra le sue esposizioni più recenti, Liso ha presentato la mostra personale Efesto, omaggio al dio della metallurgia, presso la Lega Navale di Trani e il Centro d’Arte Santa Teresa dei Maschi di Bari tra il 2021 e il 2022. Nel 2022, ha anche preso parte al progetto NissArte Artistic Vision a Palazzo Moncada di Caltanissetta e ha esposto in diverse edizioni di Notti Sacre, dove le sue opere hanno creato un dialogo profondo tra arte e spiritualità. Con un percorso che continua a evolvere, Gabriele Liso è oggi un artista che sa coniugare tecnica e sensibilità, rinnovando l’arte della lavorazione del ferro e portandola in contesti di respiro contemporaneo.

Come hai scoperto la tua passione per il ferro e la saldatura già da giovanissimo? Cosa ti affascina di questi materiali?

La passione per la lavorazione del ferro è nata passando un giorno da un’officina dove stavano in quel momento intenti a saldare e mi affascino la luce e l’odore che emanava il ferro.

Cosa ti ha spinto, dopo anni di lavoro, a iniziare a esporre le tue opere in contesti artistici?

Un giorno dopo l’aver realizzato dei piedistalli ad un amico artista chiesi dove sarebbero stati esposti. E fu allora che mi spinse a partecipare.

Le tue opere sono state esposte in molte città e contesti diversi. C’è una mostra o un evento in particolare che ti ha lasciato un segno?

La mostra che più bella fu il giorno dopo l’aver realizzato dei piedistalli ad un amico artista chiesi dove sarebbero stati esposti. Mi ha segnato e invogliato a continuare è stata la seconda edizione di BIBART.

Che significato hanno per te le tue partecipazioni a mostre come “Mediterraneo Frontiera di Pace” in occasione della visita di Papa Francesco?

Mediterraneo frontiera di pace per me ha un significato profondo dove il periodo era molto duro per tutti i naufragi che si susseguivano di giorno in giorno.

Hai partecipato alla Bibart Biennale di Bari più volte. Come hai vissuto quest’esperienza, e come pensi abbia influito sulla tua carriera artistica?

BIBART Biennale l’ho vissuta e contino a viverla a pieno facendo parte di artisti in residenza presso Santa Teresa dei maschi.

La tua esposizione “Efesto” è dedicata al dio del fuoco e della lavorazione dei metalli. Cosa rappresenta Efesto per te, e come si riflette questa figura nelle tue opere?

EFESTO per me è solo una figura mitologica ma che si riflette su di me proprio per la lavorazione del ferro e con l’utilizzo del fuoco che io amo.

Come scegli i temi e i soggetti delle tue opere? Quanto influiscono le tue radici pugliesi sul tuo lavoro artistico?

Le mie radici Pugliesi non influiscono più di tanto per i soggetti delle mie opere mentre per il tema mi piace spaziare a tutto Tondo.

Molte delle tue esposizioni sono in luoghi sacri o storici, come Santa Teresa dei Maschi e il Castello Svevo. Come dialogano le tue opere con questi spazi?

Le mie esposizioni non guardano tanto il luogo ma il momento sociale che viviamo.

Come ti sei avvicinato alla creazione di libri d’artista, e cosa ti interessa maggiormente di questa forma d’arte?

Libri d’artista e stato un amico a farmi partecipare ma poi non sono più riuscito a seguire.

Guardando al futuro, quali sono i progetti artistici che vorresti realizzare o i temi che desideri esplorare?

Per il futuro vorrei realizzare un’opera che rappresenti tutti gli incidenti sul lavoro è altro che ricordi in modo significativo la loro dipartita.

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