FRANCESCA ATZORI

FRANCESCA ATZORI

Francesca, sarda di nascita nel 1985 e artista autodidatta, nel 2014 ho aperto gli occhi a un mondo che si è presto rivelato essere il mio personale modo di esprimermi. La mia avventura nell’arte è cominciata non in una prestigiosa accademia, ma nel laboratorio caotico del mio soggiorno, armata di pennelli ribelli e tinte coraggiose. Autodidatta e un po’ incosciente, mi sono buttata a capofitto nella pittura, scoprendo che le tele bianche sono meno spaventose di preparare dei piatti tipici sardi. Il mio stile è un cocktail psichedelico astratto di forme, universi e sfumature, e dal 2024 ho deciso di espandere la mia arte oltre le tele, iniziando a dipingere abbigliamento e ho registrato mio brand, “Crazy Color World”. Trasformo le idee, i vaneggi e le tue storie in disegni unici da indossare. Ogni capo diventa un’opera personalizzata, un pezzo unico che parla di te. E se hai abiti che non usi più, li rendo nuovi e pieni di significato, perché ogni tessuto può raccontare una nuova storia.

Come è nato il tuo interesse per l’arte e cosa ti ha spinto a iniziare a dipingere?

Ho sempre avuto un estro artistico già da bambina… Dipingevo le pareti della mia camera… Oltre a disegnare o dipingere su qualsiasi supporto lo ritenesse possibile.
Appena mi sono trasferita nella mia casetta ho dato libero sfogo alla mia creatività e ho iniziato a lavorare su tela. Ho iniziato in un periodo in cui non ero in armonia con me stessa ed è stato un percorso molto utile per tirare fuori emozioni e sensazioni che non mi facevano stare bene. Da lì è diventato un mio “bisogno”, prendere i pennelli, i colori e creare.

Quali sono le influenze principali del tuo stile “psichedelico astratto”?

Avendo studiato informatica non conoscevo tanti artisti. Ma un’ influenza persistente l’ho avuta da MC Escher. Mia madre tempo fa aveva una passione per fare i puzzle delle sue opere.. quindi i disegni di Escher mi hanno accompagnato durante la crescita. L’altra influenza sono le mie visioni.

Come è nata l’idea di espandere la tua arte all’abbigliamento e di creare il brand “Crazy Color World”?

L’ idea è nata da “pressioni” negli anni da parte degli amici di riportare i miei quadri su t-shirt.
Ma io volevo creare il “pezzo unico” per chiunque. Non volevo stampare un’ immagine. Volevo disegnare una storia, o qualcosa che abbia un significato importante. Tipo un tattoo.. ma su cotone!

Qual è stata la reazione del pubblico alle tue creazioni artistiche su tessuto?

Mah direi abbastanza buona!!! L’idea è subito piaciuta, soprattutto per fare o farsi un regalo. Ed è bellissimo il momento in cui vedono il lavoro finito e si emozionano, e quelle emozioni le trasmettono a me… Quando non riesco a consegnare personalmente chiedo un video del momento in cui aprono il pacco perché amo vedere le loro reazioni.

C’è un capo o un’opera che hai realizzato a cui sei particolarmente legata? Perché?

Ce n’è più di una. Si diventa un po’ “mamma” delle creazioni. Ho una maglietta con scacchiere farfalle e fiori a cui sono particolarmente affezionata, rappresenta un po’ il mio stile dei quadri, e ci ho messo davvero un sacco di tempo a realizzarla.

Quali materiali e tecniche utilizzi per dipingere su abbigliamento e assicurarti che i colori resistano nel tempo?

Per dipingere su tessuto, utilizzo colori appositi per tessuto che resistono ai lavaggi. Poi il colore viene fissato con il calore. Io scelgo di aggiungere un prodotto finisher per proteggere ulteriormente il disegno. Poi utilizzo un’altra tecnica di colorazione con il pigmento puro (Tie Dye) che fisso con aceto e bicarbonato. Consegno sempre insieme al capo un foglietto con i consigli per i lavaggi.

Come riesci a trasformare abiti usati in pezzi unici e quali storie hai raccontato attraverso questa forma d’arte?

Ad esempio ci può essere un capo macchiato che non usiamo più… oppure semplicemente ci ha stufato come spesso facciamo.. valutiamo la situazione e vediamo se dipingerci sopra o utilizzare la tecnica Tie Dye. Ogni disegno è una storia. Sarebbero tante… Ho “raccontato” storie di animali, di persone, di amori, di lavori, di rinascita.

Hai mai pensato di collaborare con altri artisti o designer per espandere il tuo brand?

Assolutamente si, con l’abbigliamento ho iniziato 6 mesi fa, quindi passo dopo passo, però si, le idee ci sono e anche qualche artista con cui condividerle!! Ma sempre aperta a collaborazioni.

Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nel tuo percorso da autodidatta?

Nessuna sfida in particolare. Ho sempre dipinto per me e non per gli altri quindi non ho mai avuto pressioni esterne. E per me è sempre stato un percorso introspettivo, una sorta di stato meditativo. Più che sfida devo dire che le mie opere sono state accolte sempre con entusiasmo e questo mi fa felice.

Come immagini il futuro di “Crazy Color World” e quali progetti hai in mente per il 2024?

Spero che Crazy Color World si faccia conoscere, i miei progetti per il 2025…. creare, creare creare.

Descriviti in tre colori.

Solo tre?! Bianco Nero e Oro.

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