DANIELA CITTADINI

DANIELA CITTADINI

Daniela Cittadini nasce ad Olbia in una famiglia di artisti, cresciuta tra pittori , scultori e musicisti decide fin da subito ,che la sua vita sarebbe stata nell’arte come un destino ineluttabile. Una missione la sua, che la vede sempre in prima linea nella promulgazione dell’Arte Contemporanea attraverso mostre , personali, corsi di arte Contemporanea, progetti che mirano a riconoscere e promuovere le nuove avanguardie. La Cittadini ha all’attivo decine di mostre come le due edizioni di Artstars nate dall’idea dell’ Artista Gigi Rigamonti e IRINADARTE gallery nel cuore di San Pantaleo 2022/2023 , Colors in Hotel, Due edizioni del Marconi Day a Golfo Aranci , Le illusioni perdute personale retrospettiva di Daniel Rizzo, Mistica Natura in un luogo Santo del 2024 installazioni di Land Art , mostre comunali , corsi di Arte Contemporanea presso il Community Hub di Olbia e tantissime iniziative fino ad arrivare ad oggi con la Little Gallery da Dicembre 2024 . Little Gallery nasce come la più piccola galleria d’Italia all’interno di uno spazio di coworking femminile di artiste locali. La galleria è la scommessa della curatrice già arrivata alla 4º mostra inaugura nel giro di poche settimane. Questo Sabato inaugurerà una mostra fotografica di un giovane ragazzo olbiese Paolo Spano dopo tre mostre pittoriche che hanno avuto un successo quasi inaspettato come Pop-Up exhibition. Le aspettative sono alte ma soprattutto sono quelle di rendere l’Arte Contemporanea contaminante e attiva. 

Cos’è l’arte per te?

L’arte è per me fame che non si placa mai. È la mia vita da sempre.

Crescere in una famiglia di artisti ha influenzato il tuo approccio all’arte? In che modo?

L’arte ha influenzato in toto la mia crescita, i libri che ho letto , i film che ho visionato da bambina , la poesia e la musica e la pittura erano per me gioco e stupore.

Come è nata l’idea della “Little Gallery” e quali sono le sfide principali nel gestire uno spazio espositivo così innovativo?

L’idea è nata direttamente da un’idea di un’artista che lavora all’interno del coworking di Little Street 15b Donatella Ceria, la Little Gallery che si trova al suo interno aspettava di essere “curata”!

Qual è stata la risposta del pubblico alle mostre della Little Gallery fino ad oggi?

La reazione del pubblico e dei cittadini di Olbia è stata fin da subito entusiasta. Questo mi conforta, c’è bisogno di arte e di umano.

Quali criteri utilizzi per selezionare gli artisti e le opere da esporre?

La prima cosa è analizzare un elemento fondamentale:” l’artista quando lo è nel profondo, ha un’esigenza ineluttabile e cioè quella di creare, evolversi ed esporre. Quando c’è eccessiva reticenza , questo mi può frenare nel lavorare con l’artista che non si affida.

Hai un progetto artistico o curatoriale futuro che ti entusiasma particolarmente?

Uno in particolare che curerò nella seconda edizione a fine giugno è Mistica natura in un Luogo Santo “Talami e Alcove “. Sito in una splendida tenuta La Tresserri a LuogoSanto in Gallura. Esposizione collettiva di diverse installazioni outdoor.

Qual è il tuo punto di vista sull’evoluzione dell’arte contemporanea in Italia e il suo impatto sulle nuove generazioni di artisti?

L’arte contemporanea come tutte le cose create dall’uomo, cammina a fianco a lui incompresa nel momento della nascita, e metabolizzata nel tempo. Il segreto sta nel cercare di rendere il suo passaggio chiaro, presente, vivo, pulsante. In Italia come in tutto il mondo.

C’è una mostra o un evento tra quelli che hai curato che consideri particolarmente significativo per la tua carriera?

Sicuramente le prime due edizioni di Artstars a San Pantaleo creata insieme all’Artista internazionale Gigi Rigamonti, artista creatore dei busti iconici per Gianni Versace e della Gallerista Irina di IRINADARTE Gallery.

Come vedi il ruolo dell’arte contemporanea nella società odierna?

L’arte va metabolizzata, spesso nel momento in cui si aprono nuove strade è difficile farsi comprendere. Bisogna lavorare ancora molto per far capire che l’arte ha un ruolo fondamentale nella società, non è mera decorazione!

Quali sono le difficoltà maggiori nel promuovere nuove avanguardie artistiche e come le affronti?

La mancanza di supporti e strutture, l’artista è solo soprattutto qui in Italia!

Se potessi collaborare con un artista o un curatore a livello internazionale, chi sceglieresti e perché?

Punto in alto. Sicuramente il grande Maestro Nobuyoshi Araki fotografo giapponese iconico che ha creato un’impronta particolare nella narrazione fotografica e artistica del novecento e del nostro contemporaneo. Tra Eros e poesia, ironia dissacrante. Mi piacerebbe curare una sua retrospettiva su tutta la sua carriera.

Sogno nel cassetto?

Continuare ad essere felice con l’Arte come adesso.

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