Sono Valentina Dionisio, ho 25 anni e sono titolare della Dionisio Decor, una ditta che si occupa della Decorazione di interni. Mi occupo di tinteggiature semplici, pitture decorative, resine e dei materici, ossia rivestimenti di natura minerale che ti permettono di ottenere degli effetti tridimensionali davvero molto particolari. Il mio percorso è iniziato subito dopo il diploma di maturità quando mio padre, anche lui nel settore della decorazione, necessitava di un’aiuto e cosi, da un semplice lavoro occasionale, ho iniziato il mio percorso formativo con mio padre sui cantieri , partecipando anche a diversi corsi per acquisire le competenze necessarie. Il mio più grande obiettivo è stato raggiunto nel 2024 quando mi hanno proclamata Ambassador a livello mondiale di una nota azienda del mondo della decorazione per interni, diventando la prima decoratrice Pugliese ad ottenere questo titolo a soli 23 anni.
Cos’è l’arte per te? E che tipo di arte è la tua?
L’arte per me è un mezzo per esprimere e per trasmettere emozioni. Rappresentare un qualcosa che sia realistico o astratto e l’utilizzo di determinate combinazioni di colori, influisce particolarmente sull’umore dell’individuo. Il mio lavoro consiste nell’unire tutte queste sfaccettature e trovare una soluzione che in qualche modo rappresenti anche il cliente, che lo rispecchi anche da un punto di vista caratteriale…trasformandolo in un elemento di design.
Qual è stato il progetto più stimolante o creativo su cui hai lavorato come decoratrice di interni?
La mia prima parete decorativa. È stato un lavoro che ha richiesto tantissimo sforzo a livello creativo, fisico e funzionale. Dato che il cliente mi aveva lasciato libera scelta, ho lavorato per circa una settimana solo alla realizzazione del progetto (che comunque ha subito delle variazioni in corso d’opera). Ogni passaggio sembrava un’operazione chirurgica, studiata nel minimo dettaglio: la sfumatura di colore, il disegno, la struttura. Un lavoro continuo da mattina a sera.
Come ti senti a portare avanti la tradizione di famiglia nella decorazione, lavorando al fianco di tuo padre?
Lavorare con i parenti ha dei lati positivi e negativi, però fortunatamente mio padre è sempre stato abbastanza accondiscendente anche quando ho modificato alcune metodologie lavorative che non ritenevo funzionali. Nel complesso, sono davvero entusiasta di portare avanti questa tradizione familiare perché oltre a mio padre, anche mio nonno era pittore quindi mi piace l’idea di preservare questa discendenza e chissà magari un domani, anche mio figlio/a potrebbe fare lo stesso.
Quali sono le qualità che ti hanno permesso di diventare Ambassador a livello mondiale così giovane?
Penso che per diventare ambassador serva sicuramente avere una buona manualità ma quello che serve davvero, è la passione. L’errore che molti decoratori fanno è che una volta che capiscono come si fanno determinate cose, si limitano a fare sempre e solo quelle cose. La passione, l’amore per questo lavoro ti spinge ad una continua formazione, agli aggiornamenti, alla ricerca del tuo stile artistico… tutti elementi che ti assicurano di acquisire nuovi clienti
C’è una tecnica o un materiale decorativo che preferisci utilizzare perché ti rappresenta di più?
Io amo follemente le ossidazioni, che consistono in dei materiali a base ad acqua, che riproducono gli effetti ossidati del rame e del ferro che vengono ” corrosi” dagli agenti atmosferici. Mi piacciono particolarmente perché queste lavorazioni (ma in genere tutti i lavori che svolgo) sono SEMPRE una diversa dall’altra e quindi sono libere di sorprenderti.
In che modo i corsi di formazione che hai seguito hanno influenzato il tuo stile e le tue competenze?
Premesso che la vera scuola è il cantiere, i corsi di formazione servono per: apprendere le nozioni basi dal tecnico e per tastare i prodotti che ti stanno offrendo per capire se effettivamente hanno un qualcosa di particolare o meno. Sicuramente mi hanno influenzato da un punto di vista stilistico perché ritengo che, un materiale, con componenti minerali, con una serie di certificazioni, che ha diverse proprietà benefiche e con una bellissima finitura finale, possa rappresentare il massimo della qualità.
Hai un consiglio per chi sogna di entrare nel settore della decorazione d’interni?
Mi viene in mente solo di dire di mettercela tutta perché se hai la passione e sei anche bravo, hai fatto bingo!
Come vedi il futuro della tua azienda? Hai progetti o obiettivi particolari per i prossimi anni?
La Dionisio Decor mi piace definirla la mia piccola bambina quindi spero che un domani sia grande e solida! Al momento ho qualche cosa in mente ma prima di parlarne devo essere certa che si possa realizzare, quindi …vedremo!!
Qual è stata la reazione più memorabile di un cliente dopo aver visto il tuo lavoro?
Quando realizzo le pareti particolari, i clienti hanno sempre quell’espressione di stupore misto a felicità e a conclusione lavori mi scrivono dei bellissimi messaggi di ringraziamento instaurandosi un bellissimo rapporto tanto da incontrarsi qualche volta per un caffè. Devo dire che questo è il momento in cui tutti gli sforzi vengono ripagati.
Essere Ambassador ha cambiato in qualche modo il tuo approccio alla decorazione o il modo in cui ti proponi ai clienti?
Avere questo tipo di qualifica ti rende più appetibile e ho notato che il cliente si sente ” sicuro”. Anche da prima di esserlo, sono stata sempre professionale seguendo il cliente in qualsiasi cosa anche sulla scelta dei mobili. A maggior ragione dalla qualifica, cerco di essere sempre al passo con i tempi cercando di proporre qualcosa che serva per rendere un ambiente ottimale e anche bello.
Se potessi decorare un luogo o un edificio in particolare, quale sarebbe e quale stile utilizzeresti?
Non ho un posto in particolare ma di sicuro mi piacerebbe realizzare una parete con dei colori molto vivaci e disegnare un fiore che sta per sbocciare.








