CHIARA MORELLI

CHIARA MORELLI

Appassionata di Arte, mi sono formata all’Istituto d’Arte di Pisa con l’indirizzo in Grafica pubblicitaria, toccando vari aspetti della progettazione dalle grafiche al lettering alla progettazione di loghi e studiando le principali tecniche pittoriche. Ho proseguito gli studi con la Facoltà di Architettura a Firenze. Con il tempo ho trovato la mia cifra personale nella realizzazione di illustrazioni che uniscono parti prettamente grafiche all’ acquerello. Curiosa per natura mi sono avvicinata alla Calligrafia trovando in questo campo una forma espressiva unica che unisce la bellezza del tratto alla bellezza delle parole. Collaboro ormai da più di 17 anni con associazioni che si occupano di diffondere l’arte, tenendo corsi per bambini e adulti, progettando percorsi e workshop che spazino in vari campi artistici, e portando l’arte nelle scuole. Realizzo, su richiesta, dipinti e calligrafie in originale o da utilizzare stampati su supporti diversi e oggettistica.

Cos’è per te l’arte? e come definiresti la tua?

L’arte per me è un rifugio, è un momento di respiro e introspezione, è un modo di esplorare e far emergere sensazioni. Credo che l’arte abbia il grande potere di far emergere, in chi la guarda, quelle emozioni e sensazioni che spesso sotterriamo nel fondo del nostro essere e che invece dovremmo tenere più in superficie, e che contribuisca ad aprire la mente a visioni diverse dalla nostra. L’arte è un modo personale di descrivere la realtà. La mia arte unisce la tecnica pittorica dell’acquerello alla precisione grafica della china per la realizzazione di soggetti figurativi che esplorano il mondo delle emozioni che spesso a parole sono difficili da esprimere. Le mie opere nascono infatti da suggestioni e sensazioni che provo, spesso ispirate da una lettura, una poesia o una musica. Le parti di calligrafia che inserisco spesso infatti sono estratti della poesia che ha ispirato l’opera, e trovo la calligrafia il modo più artistico per dipingere delle parole.

Qual è stato il progetto o il workshop che ti ha dato più soddisfazioni?

In tutti i progetti e workshop che ideo e conduco l’obiettivo è avvicinare all’arte i partecipanti.  La soddisfazione più grande sono i progetti realizzati nelle scuole d’infanzia: l”entusiasmo dei bambini che sperimentano la libertà di creare con loro mani è la soddisfazione più grande.

Come riesci a integrare grafica pubblicitaria con le tecniche più tradizionali come l’acquerello e la calligrafia, nei tuoi lavori?

Il mio stile, che unisce questi elementi, è frutto di una ricerca personale che prosegue ancora. L’utilizzo di tecniche diverse mi aiuta a porre accenti diversi sui vari elementi che compongono l’opera…come voci diverse che in un coro contribuiscono alla melodia d’insieme. Spero che chi osserva venga colpito dai vari elementi in base alla propria sensibilità, chi più dalla parte pittorica, chi da quella grafica, chi dalle parole.

C’è un particolare stile di calligrafia o una tecnica pittorica che senti rappresenti al meglio la tua cifra personale?

L’acquerello è senz’altro la tecnica che mi rappresenta meglio: colori trasparenti e leggeri a tratti intensi e vibranti, che si sfumano tra loro in modi a volte inaspettati.

Hai mai lavorato su progetti di illustrazione o calligrafia per libri o editoria? Se sì, quali sono stati i tuoi progetti preferiti?

Non ho avuto l’occasione di collaborare a progetti editoriali e resta un sogno nel cassetto… che spero si realizzerà. 

Quando lavori con bambini e adulti nei corsi che tieni, quali differenze trovi nell’approccio all’arte tra le due fasce d’età?

I bambini hanno generalmente un approccio più “sincero” e aperto, forse grazie ai pochi condizionamenti subiti, e hanno meno paura di osare cose mai fatte. Gli adulti sono spesso più “spaventati” di non raggiungere l’obiettivo e tendono a lasciarsi meno andare. Cerco sempre di non mettere pressione ai miei allievi e rendere il rapporto con me sereno e mai giudicante, funziona sia con i bambini che con gli adulti che piano piano hanno meno paura di sbagliare e si mettono alla prova in cose mai fatte.

Come vedi l’evoluzione della calligrafia e dell’illustrazione nel mondo digitale? Ti capita di combinare strumenti tradizionali con quelli digitali?

La tecnologia, come in tutti campi, offre bellissime opportunità che vanno sapute utilizzare in modo intelligente e onesto. Personalmente non amo gli strumenti digitali per disegnare e ancor meno per dipingere. Sono “vecchia scuola” e la sensazione della carta sotto il pennino o il pennello mi sono necessari nel processo creativo.

Quali sono i tuoi materiali preferiti per lavorare, sia in pittura che in calligrafia? Hai qualche “strumento del mestiere” a cui non potresti rinunciare?

In calligrafia prediligo le brushpen o la punta tronca. Per i miei lavori utilizzo carta da acquerello, Canson, a grana fine per poter curare i dettagli. Uso molti pennelli ma non potrei più fare a meno del pennello Unico Infinito, un bombasino di Borciani e Bonazzi che permette tratti molto sottili e precisi o campiture piene. Naturalmente non potrei rinunciare agli acquerelli Winsor e Newton. Finisce la mia collezione di materiali utilizzati la serie di penne a china Staedler di diverse dimensioni. 

C’è un artista o un movimento artistico che ha influenzato particolarmente il tuo stile o la tua visione dell’arte?

Quando ho studiato, a scuola, la nascita dell’art Nouveau in tutte le sue varianti europee   sono rimasta affascinata dall’idea di rendere l’arte parte integrante della vita quotidiana.  Amo le linee sinuose caratteristiche di questo movimento artistico e la scelta di soggetti naturali e floreali.  Nel mio stile ci sono senz’altro forti influenze dei maggiori esponenti di questo movimento artistico, su tutti Mucha e Klimt.

In futuro, quali nuovi campi o tecniche artistiche ti piacerebbe esplorare?

Vorrei continuare a perfezionare lo studio della calligrafia e riprendere il chiaroscuro che mi piacerebbe riuscire a integrare in futuri lavori

Qual è il messaggio principale che speri di trasmettere attraverso i tuoi lavori e corsi che organizzi?

Mi piacerebbe che tutti potessero circondarsi di un po’ di bellezza ogni giorno, creandola o allenandosi a trovarla intorno a noi. L’arte non è un lusso per pochi e può essere amata e goduta anche senza particolari percorsi di studio: basta essere in contatto con le nostre sensazioni. L’ arte aiuta ad aprire la mente e il cuore a visioni diverse dalla nostra, aiuta a capire che la diversità è una ricchezza e possiamo esprimere noi stessi in molti modi

Sogno nel cassetto?

Vedere i miei lavori esposti in gallerie d’arte che selezionano gli artisti per le loro mostre.

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