Antonio. Mottola, nato il 19 settembre 1998, è un attore italiano. Ha esordito nel 2016 nel film Nonostante la Xylella di Vito Caggianelli, per poi interpretare nel 2018 il ruolo del “Malato del Cinema” nel film Free Liberi di Fabrizio Maria Cortese. Il suo percorso artistico lo ha portato a partecipare a importanti rassegne cinematografiche, tra cui il Vertical Movie Festival al Festival del Cinema di Roma (2018) e il Festival del Cinema di Venezia Caorle. Nel 2017 ha debuttato a teatro con Accorti e Sicuri al Teatro Abeliano di Bari, spettacolo premiato alla presenza dell’attore e conduttore televisivo Antonio Stornaiolo. Nel 2020 è entrato nel cast del film La vita davanti a sé (The Life Ahead) diretto da Edoardo Ponti, recitando accanto a Sophia Loren. Nel 2023 ha partecipato alla seconda edizione del South Italy International Film Festival, organizzato dall’Associazione Culturale Artinte di Barletta, di cui fa parte. Nel 2024 ha preso parte al film americano Shoshana, diretto da Michael Winterbottom, ed è stato coinvolto nella terza edizione del South Italy International Film Festival e nella seconda edizione dell’Apollo Film Festival.
Cos’è per te l’arte del cinema?
Per me l’arte del Cinema è considerata una delle invenzioni più importanti, in grado di rappresentare la realtà in modo diretto allo spettatore.
Il tuo primo film risale al 2016, eri giovanissimo. Che emozione hai provato la prima volta su un set cinematografico?
Ho provato una grande emozione, non mi aspettavo di lavorare per la prima volta con attori e regista come Fabrizio Maria Cortese su un set cinematografico.
Nel film Free Liberi interpreti un personaggio particolare, il “Malato del Cinema”: quanto ti sei riconosciuto in quel ruolo?
Essendo la mia prima volta, come ruolo del “Malato del Cinema” mi sono riconosciuto parecchio perché mi ha dato ancor di più la possibilità di partecipare e di far parte per altri set Cinematografici di livelli nazionali ed internazionali.
Hai calcato anche i palchi teatrali, come al Teatro Abeliano con Accorti e Sicuri. Cosa cambia per te tra recitare in teatro e davanti alla macchina da presa?
Recitare in teatro l’attore si esprime attraverso il corpo, la parola, il canto e la danza, mentre nel cinema l’interpretazione dell’attore è diverso perché si basa principalmente sulla micro espressività.
Hai avuto l’onore di lavorare accanto a Sophia Loren in La vita davanti a sé: che ricordo porti di quell’esperienza?
Per me è stato un grande onore lavorare accanto una diva del Cinema Italiano come Sophia Loren e lavorare con una grossa azienda Cinematografica come “Netflix”.
Partecipi spesso a festival e rassegne. Che significato ha per te il confronto con il pubblico e con altri artisti in queste occasioni?
Personalmente sono una persona estroversa e il confronto con il pubblico e artisti è molto amichevole durante festival e rassegne Cinematografiche.
Fai parte dell’Associazione Culturale Artinte: quanto è importante per te creare e sostenere realtà culturali nel territorio da cui provieni?
Da questa domanda vorrei approfondire perché oltre l’associazione Culturale Artinte di Barletta, vorrei inoltre parlare dell’agenzia Vito House Eventi di Vito Cisternino “MIO PADRE” che per me entrambi artisticamente sono molto importanti e portare avanti progetti futuri di livello culturale e soprattutto il mio settore “Il Cinema”.
Nel 2024 hai preso parte a un film internazionale, Shoshana, diretto da Michael Winterbottom. Che differenze hai notato tra un set italiano e uno americano?
La differenza e che sui set italiani è ancorato alle tradizioni mentre sui set americani è capace di adattarsi al cambiamento.
Guardando il tuo percorso, si percepisce una crescita continua. In che direzione sogni di evolvere artisticamente nei prossimi anni?
Bhe nei prossimi anni sempre come attore italiano, regista e direttore artistico dell’agenzia sempre sulla base della cinematografia.
Sei passato da ruoli più piccoli a produzioni importanti: quanto conta per te la pazienza e la determinazione in questo mestiere?
Credo che quando ci si dedica ad un mestiere del genere le uniche risorse da tenere in considerazione personalmente è la passione per il mestiere perché è un lavoro inizialmente che viene visto da una prospettiva diversa dal fascino che emana ma è un lavoro pieno di insidie, tenacia, umiltà e pazienza.
Se dovessi descriverti con tre parole come artista, quali sceglieresti?
Artisticamente determinato, ambizioso ed estroverso.






Tanti auguri e saluti dall’agente segreto di avanti un’altro Martino Meuli 🎉🎉🎉