Mi chiamo Ada Ardito e sono una pugliese doc nata a Corato, con una maturità tecnica in tasca. Dopo aver fatto varie esperienze lavorative, inerenti alla mia maturità tecnica, ho deciso di seguire le caratteristiche che più mi appartenevano, quali creatività, manualità, passione e curiosità, tutto ciò mi ha anche portato a recitare per qualche anno in teatro con un gruppo amatoriale. Tra le mie più grandi passioni c’è la cucina ed in particolare la realizzazione della pasta fresca fatta manualmente. Tutto comincia quando mio nonno mi costruisce un piccolo asse di legno e mi insegna a fare le orecchiette, nonostante avessi solo 9 anni. D’allora me ne sono innamorata e nel tempo ho sempre coltivato anche questa passione, fino a quando nel 2009 ho partecipato al progetto “Qoco in United States” un concorso in cui la cucina pugliese doveva essere la protagonista. Mi sono ritrovata dopo varie fasi eliminatorie, a vincere il primo premio che mi ha portata in America a rappresentare la cucina pugliese nei parchi Disney della Florida per 15 giorni. Dopo questa meravigliosa esperienza, ho insegnato a fare la pasta fresca a gruppi di americani e italo americani residenti ad Orlando. Successivamente ho continuato ad alimentare la mia passione attraverso corsi e a sperimentare nuove forme di pasta fresca regionale, che arricchiscono il nostro territorio.
Qual è il ricordo più vivido di quando tuo nonno ti ha insegnato a fare le orecchiette?
Ricordo la pazienza del nonno nell’insegnare a fare le orecchiette e la mia felicità quando riuscivo a farle da sola.
Come è stata l’esperienza di rappresentare la cucina pugliese nei parchi Disney della Florida? Hai un aneddoto particolare da condividere?
E’ stata una delle esperienze più stimolanti e più belle della mia vita, perché era la prima volta che mi recavo in America. Ho tenuto lezioni sulla cucina pugliese nel Parco Disney in Florida davanti a tanta gente seduta lì davanti a me, che cercava di imparare l’arte della pasta fresca, e per me è stato motivo di soddisfazione, perché in quel momento rappresentavo la mia terra. L’episodio che più mi è rimasto impresso e’ quando mi hanno chiesto l’autografo e le foto, dicendomi grazie per essere andata in America. Ho visto nei loro occhi l’entusiasmo e la meraviglia di vedere realizzati al momento, pasta fresca, panzerotti e taralli.
Quale pasta fresca regionale ti piace di più realizzare e perché?
Beh mi piace realizzare ogni tipo di pasta fresca, soprattutto i formati tradizionali, perché raccontano la storia del territorio.
In che modo l’esperienza teatrale ha influenzato il tuo approccio alla cucina o all’insegnamento?
L’esperienza teatrale mi è servita tanto, perché mi ha insegnato a superare la timidezza e a parlare in pubblico in maniera spontanea, superando il timore di sbagliare.
Come hai vissuto il confronto con una cultura culinaria diversa, come quella americana, durante i corsi a Orlando?
La curiosità mi ha portato ad assaggiare il loro cibo, perché un luogo si conosce veramente attraverso cibo, tradizioni e persone. Devo dire però che non si può paragonare la loro cucina alla nostra cucina che e’ fatta di materie prime eccellenti. Ero circondata da tanti fast food e tanto cibo industriale.
Quali sono le caratteristiche della cucina pugliese che desideri trasmettere quando insegni a fare la pasta fresca?
Cerco di trasmettere la consapevolezza che con pochi ingredienti si può mangiare in modo genuino, dando valore alle materie prime del territorio.
Hai mai pensato di scrivere un libro o creare un corso online sulla pasta fresca pugliese?
Perché no! Never say never!
Quali nuovi progetti hai in mente per continuare a condividere la tua passione per la cucina?
Mi piacerebbe trasmettere la passione per la pasta fresca alle nuove generazioni per non perdere questo patrimonio culinario o anche a chi viaggiando nella nostra bella Puglia volesse imparare questa arte.
C’è un formato di pasta fresca che hai inventato o personalizzato?
Se sì, puoi raccontarci la sua storia?
Non c’è un formato che ho inventato, ma essendo un lavoro artigianale, tutto ciò che si realizza non è mai uguale alla volta precedente e il tocco personale c’è sempre.
Che impatto ha avuto la vittoria del concorso “Qoco in United States” sulla tua carriera e sulle tue passioni?
Questa vittoria mi ha insegnato che nulla è impossibile, che bisogna credere sempre nelle proprie potenzialità e che quando meno te lo aspetti le passioni ti portano lontano.
Sogno nel cassetto?
Il mio sogno è continuare ad essere felice attraverso le mie passioni…magari portando all’estero le nostre tradizioni culinarie.
La tua pasta preferita?
La mia pasta preferita sono le orecchiette, soprattutto perché mi riportano a quei ricordi d’infanzia legati al nonno.