ALESSANDRO DE PETRE

ALESSANDRO DE PETRE

Alessandro De Petre è un artista che dal 2022 espone a Vicenza, Venezia, Genova, Trieste e Francia, collaborando con gallerie, associazioni e spazi istituzionali. Dopo il diploma al Liceo Pigafetta, ha proseguito gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, specializzandosi in pittura, e ha completato la sua formazione nel campo del restauro, diplomandosi come tecnico. Tra il 2020 e il 2023 ha partecipato allo spazio di coworking “Caienna”, dove ha organizzato mostre, progetti e aderito a bandi europei, promuovendo una visione dell’arte come strumento di diffusione dei valori culturali essenziali per lo sviluppo della società. La passione per l’arte è nata in giovane età con lo studio della chitarra, che gli ha insegnato dedizione e disciplina. Successivamente, durante gli anni del liceo, ha scoperto la pittura, che è diventata il mezzo per esprimere la sua vitalità creativa. Nel suo lavoro, il momento creativo è un’esperienza prorompente che supera la logica razionale. Alessandro De Petre si distingue per la sua fedeltà alla pratica e alla ricerca artistica, che gli consentono di esplorare uno spazio interiore profondo e ricco, evitando derive puramente concettuali.

Come ha influenzato il tuo percorso all’Accademia di Belle Arti di Venezia la tua visione e il tuo approccio creativo?

L’Accademia mi ha avvicinato a un tipo di sguardo selettivo e critico nei confronti di quello che proponevo attraverso l’immagine e poi ci sono stati molti spunti che riguardavano argomenti tra i più disparati che credo non avrei trovato in altri contesti. Certamente mi ci è voluto del tempo per approfondire e riprendere quello che realmente mi interessava.

Quali sono stati i progetti più significativi che hai realizzato durante la tua partecipazione allo spazio coworking “Caienna”?

Ho organizzato una mostra collettiva degli artisti presenti in questo spazio, ho partecipato a progetti Europei per il sostegno ai ragazzi in dispersione scolastica, ho avuto opportunità di collaborare con molti musicisti mettendo in piedi delle performance con la pittura dal vivo.

Come è stata l’esperienza di esporre in Francia e di collaborare con spazi e associazioni internazionali?

L’esposizione in Francia è nata con il supporto di un’associazione italiana gemellata con una francese e una tedesca. Purtroppo non sono riuscito a essere presente nei giorni di esposizione ma si è trattata di una mostra importante per il mio curriculum ed è stata pubblicata in un catalogo.

Hai descritto il momento creativo come “prorompente”. Potresti raccontarci come nasce una tua opera e cosa lo innesca?

L’espressione creativa per me è il riflesso dell’interiorità, non solo dell’artista ma di tutto ciò che è invisibile e solamente intuibile. Una dimensione profonda, densa e piena anche di fragilità e precarietà. Attraverso la pittura immagino di tuffarmi almeno per qualche istante dentro questo magma rovente cercando di cogliere una luce piena di calore, dolore e passione.

Quanto ha influito lo studio della chitarra sulla tua capacità di bilanciare disciplina e libertà creativa nel tuo lavoro artistico?

La chitarra mi ha fatto capire a che tipo di miglioramento si può arrivare con un esercizio quotidiano per molto tempo. L’assimilazione di certi concetti insieme alla pratica può affinare la propria percezione e questa poi può guidare la propria voglia di esprimersi, scorgendo dei dettagli che prima non si notavano. In qualche modo la musica mi riporta a quello che sento e così faccio con la pittura, prima di iniziare mi chiedo cosa ho dentro in quel momento.

In che modo la tua formazione come tecnico del restauro si intreccia con il tuo approccio alla pittura?

Il restauro ha ampliato la mia panoramica sull’arte, in particolare sulla storia e sulle tecniche. Da un certo punto di vista quel tipo di formazione mi ha convinto a dedicarmi ancora di più alla pittura, perché l’aspetto di lavoro minuzioso e paziente ha messo a dura prova il mio estro. Non riuscivo a smettere di disegnare, anche sui banchi di scuola, è così ho ripreso.

Credi che l’arte possa effettivamente promuovere un cambiamento sociale? Quali valori cerchi di trasmettere attraverso le tue opere?

Credo che l’artista debba tentare un dialogo, prima di tutto con se stesso e con tutte quelle parti che sente dentro, che siano di luce o di ombra. Poi questo dialogo può essere messo su un tessuto sociale, nel giusto contesto e con la giusta introduzione può diventare un confronto costruttivo a ampliare la consapevolezza di tutte le persone.

La tua arte si distingue per la fedeltà alla pratica e alla ricerca. Quali sono le sfide maggiori che affronti in questo percorso di continua esplorazione?

La sfida più significativa è quella di diventare io l’insegnate di me stesso. Prima ancora di ascoltare le miriadi di opinioni che possono arrivare da ogni parte cerco di volgere l’attenzione verso ciò che veramente mi interessa e verso ciò che mi piace perché penso che dietro quello che manifesto con il pennello si possa rivelare una natura più profonda e più autentica. In fondo penso che la pittura sia uno dei tanti metodi per conoscersi.

Quali sono le tue ambizioni per il futuro? C’è un progetto o una meta artistica che sogni di raggiungere?

Sogno di essere inserito nel sistema dell’arte è ottenere dei riconoscimenti che mi permettano sempre più di mettere in luce il mio lavoro. Sogno di conoscere persone di grande cultura per aprirmi al dialogo. In fine mi piacerebbe dare un contributo alla mia città, Vicenza, per creare una rete più solidale proprio dove ho sempre vissuto.

Quali consigli daresti a chi desidera intraprendere un percorso artistico simile al tuo?

Il consiglio è di conoscere se stessi, affinare l’arte del dubbio e quindi del pensare. La ricerca e la curiosità possono essere degli ottimi corroboranti per intraprendere anche le più ardue scelte ma la motivazione non basta, bisogna che ci sia l’impegno.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *