ALESSIA SIMONCINI

Mi chiamo Alessia Simoncini, ho 20 anni e sono nata a Foggia. Attualmente frequento il secondo anno di Scienze dell’Educazione e della Formazione all’Università di Foggia. Ho un’esperienza lavorativa come commessa e sono sempre alla ricerca di nuove opportunità, perché non riesco a stare ferma: devo sempre essere impegnata in qualcosa. Lavorare, studiare e inseguire i miei sogni mi aiutano a sentirmi realizzata e a rafforzare la fiducia nelle mie capacità. Il mio sogno è insegnare nelle scuole materne o elementari, lavorando a contatto con i bambini. Allo stesso tempo, mi dedico con passione al mondo della moda, in particolare come fotomodella. Amo sfilare e ho partecipato a diversi concorsi, che, indipendentemente dai risultati, mi hanno permesso di socializzare e migliorarmi. La fotografia, però, è ciò che mi attrae di più: posare mi fa sentire libera, autentica, e mi permette di esprimermi e trasmettere emozioni. Questo sogno è nato fin da bambina, quando improvvisavo shooting con vecchie macchinette fotografiche, e oggi posso dire di aver costruito un portfolio significativo, soprattutto grazie a collaborazioni nella zona di Bari. Mi interessa anche il mondo della televisione: ho partecipato a una trasmissione e sarò protagonista di un cortometraggio sulla sicurezza stradale, che uscirà a breve. Mi considero una persona allegra, socievole, sognatrice, ma anche impulsiva e testarda, caratteristiche che mi spingono a dare sempre il massimo in tutto ciò che faccio.

Cosa ti ha spinto a scegliere Scienze dell’Educazione e della Formazione come corso universitario?

La mia scelta per questo corso di studi nasce dalla passione per l’insegnamento e soprattutto per i bambini. Mi interessa conoscere la loro capacità di apprendimento e la crescita personale. Questo è un corso di studi che ti permette di confrontarti con numerose fasce d’età e ti permette di esplorare vari aspetti dell’educazione, come la psicologia ad esempio, e si basa anche su temi molto importanti come la diversità e l’inclusione che rappresentano proprio la base per creare una società migliore.

In che modo il tuo percorso accademico ti sta aiutando a crescere professionalmente?

Il mio percorso accademico mi permette di crescere professionalmente poiché mi dona autonomia, consapevolezza di quello che sto studiando, mi permette inoltre di approfondire temi molto interessanti e soprattutto attualissimi. Mi aiuta a maturare sia sotto l’aspetto professionale ma soprattutto morale poiché mi dona la capacità di comprendere le dinamiche di apprendimento e i diversi bisogni educativi delle persone. Inoltre il prossimo anno inizieró il percorso di tirocinio che mi permetterà di entrare in prima persona nel contesto che sto studiando fornendomi gli strumenti adatti per cominciare a familiarizzare con l’ambiente. 

Quali sono le competenze principali che hai acquisito lavorando come commessa?

Lavorando come commessa ho innanzitutto avuto la possibilità di interfacciarmi con il mondo del lavoro, quindi passare dalla scuola ad una realtà totalmente differente. Mi ha permesso di sbloccarmi e abbandonare un po’ la mia timidezza e interagire con il pubblico. Inoltre, mi rendeva molto felice aiutare il cliente e soddisfare le sue richieste. Questo lavoro mi ha aiutata a sviluppare competenze comunicative e soprattutto ha dato importanza al lavoro di squadra e alla gestione dello stress e del problem-solving. Lavorare in un ottimo ambiente ti da la possibilità di affrontare la giornata lavorativa con serenità e grinta.

Come pensi che il tuo carattere attivo e determinato possa influire sul tuo futuro lavorativo?

Il mio è un carattere particolare, sono una persona particolarmente ansiosa e che convive con la paura di fallire ma allo stesso tempo sono molto impulsiva e mi lancio a capofitto nelle opportunità che la vita mi pone davanti. Mi piace mettermi alla prova e questo credo sia fondamentale per crescere anche in ambito professionale, quindi saper gestire le varie sfide della vita e mostrare le proprie potenzialità. 

In che modo riesci a bilanciare il tuo percorso di studi con l’attività di modella?

Il mio percorso di studi è senza obbligo di frequenza per questo mi gestisco autonomamente, adesso grazie all’innovazione tecnologica noi studenti abbiamo anche la possibilità di seguire videolezioni online e quindi di apprendere attraverso gli strumenti che possediamo. Quindi riesco perfettamente a gestire entrambe le cose, ovviamente con tanta forza di volontà che mi spinge a dare il meglio in tutto quello che faccio. Come si suol dire “volere è potere”. 

Qual è il tuo obiettivo principale nella carriera di fotomodella?

Il mio obiettivo è quello di trasmettere qualcosa attraverso l’arte della posa. Ovviamente voglio trasmettere sia a coloro che osservano ma anche a me stessa. Guardando le mie foto devo avere quella sensazione di libertà e di spensieratezza perché so che sto facendo qualcosa che mi piace, quindi esprimere me stessa. Inoltre vorrei sviluppare una carriera a lungo termine e chissà, magari collaborare con stilisti e campagne pubblicitarie internazionali.

Come vivi i concorsi a cui partecipi, anche se non ottieni titoli importanti?

Inizialmente mettevo in dubbio me stessa, chiedendomi cosa avessi di sbagliato sia per quanto riguarda l’aspetto fisico sia il portamento ecc…Poi ho capito che i concorsi sono comunque un modo per socializzare e conoscere tantissime altre ragazze. Inoltre, rappresentano per me una grande opportunità di crescita e aiutano a migliorare le mie capacità e a stringere ancora di più conoscenze nel settore. I concorsi mi hanno dato anche l’opportunità di conoscere tanti fotografi con cui tutt’ora collaboro e ad aumentare la mia visibilità. Quindi questo mi fa capire che non devo concentrarmi sul risultato finale bensì sul percorso e l’esperienza vissuta. 

Cosa significa per te “trasmettere qualcosa” attraverso la fotografia?

La fotografia può colpire nel profondo di chi la osserva. Per me trasmettere qualcosa attraverso essa vuol dire comunicare emozioni , messaggi, storie senza bisogno di parole, come se il tempo si fermasse davanti all’immagine, che nel mio caso non vuole soffermarsi solo sulla bellezza esteriore ma con la fotografia cerco di condividere parti di me come la sensibilità, la libertà, la forza. 

Quali sono gli aspetti del tuo carattere che ritieni essere i tuoi punti di forza?

I punti di forza del mio carattere sono sicuramente l’empatia, il riuscire a mettersi nei panni di chiunque e quindi creare un buon equilibrio interiore con la gente e la determinazione , caratterizzata dalla lotta per i miei obiettivi e una grande forza di volontà che mi garantisce di avanzare nel mio percorso di crescita. 

Come affronti le sfide che incontri, sia nella vita quotidiana che nella carriera?

Riesco ad affrontare le sfide grazie al mio ottimismo e alla mia positività, che mi aiutano al 100% ad accettare che la vita ci pone degli ostacoli più o meno complessi e soltanto grazie ad una mentalità positiva possiamo abbatterli e focalizzarci sulle soluzioni e apprendere dalle nostre esperienze negative o positive che siano. 

Hai detto di essere una persona impulsiva e testarda: come gestisci questi tratti nella tua vita professionale?

Questi tratti del mio carattere spesso mi conducono verso decisioni affrettate e conflitti per questo nella vita professionale c’è bisogno di molto autocontrollo e consapevolezza. Cerco di utilizzare queste qualità a mio favore e rifletto sulle situazioni cercando di evitare reazioni impulsive e dannose. La testardaggine è un modo per aiutarmi a non mollare durante il mio percorso anche se la strada dovesse mostrarsi estremamente impegnativa. Quindi queste parti del mio carattere, se controllate, possono rivelarsi molto vantaggiose. 

Dove ti vedi tra cinque anni, sia nel mondo dell’educazione che in quello della moda?

Tra 5 anni, in entrambi i settori, spero di essermi realizzata totalmente. Mi auguro di aver iniziato ad insegnare e nel mondo della moda spero di essermi consolidata abbastanza e di aver raggiunto un buon livello. Mi auguro di aver costruito una carriera che lega la passione per l’educazione a quella per la moda e di aver raggiunto un buon equilibrio da entrambe le parti con basi più solide e un bagaglio più ampio e ricco di esperienze. 

Hai mai pensato di combinare il lavoro con i bambini e il tuo amore per la fotografia in un progetto unico?

Sarebbe qualcosa di molto particolare. Sinceramente non ci avevo pensato ma potrebbe essere un’idea straordinaria poiché la fotografia è molto educativa e dona ai bambini la possibilità di esprimere sè stessi e le proprie emozioni, dando spazio alla creatività. La fotografia per i bambini potrebbe raccontare il loro percorso di crescita, le loro esperienze , i loro sogni o , meglio ancora, parlare di temi attuali come l’inclusività, il rispetto reciproco e la diversità.

Se potessi descrivere la tua vita con una foto, quale sarebbe?

Una domanda molto difficile, poiché la mia vita è molto movimentata quindi sicuramente sceglierei una foto dinamica, ma soprattutto caratterizzata da giochi di ombre e luci per sottolineare i vari alti e bassi che la vita presenta. 

Cosa direbbe la “piccola Alessia” di oggi guardando quello che hai già raggiunto?

La piccola Alessia non crederebbe ai suoi occhi poiché mai avrebbe immaginato di poter arrivare fin qui, e siamo solo all’inizio, probabilmente tra qualche anno nemmeno l’Alessia attuale crederà a ciò che vedrà. La piccola me sarebbe fiera del percorso che sto portando avanti e delle opportunità che mi si stanno aprendo. Sarebbe orgogliosa della persona che sono diventata e soprattutto sarebbe contentissima di non aver mai abbandonato il sogno di diventare modella e anzi, di esser arrivata fino in fondo senza paura e con la voglia di mettermi in gioco sempre alta. 

Cosa ti ispira maggiormente quando posi per un servizio fotografico?

Quando mi trovo su un set fotografico ció che mi ispira è soprattutto l’ambiente, le luci, la musica , l’atmosfera. La connessione che riesco a creare con la macchina fotografica diventando tutt’una con essa creando una sorta di intimità con me stessa, ma soprattutto l’empatia e la complicità che si crea con i fotografi che riescono a trasmettermi la propria creatività e le proprie idee che rendono il set un momento magico caratterizzato da armonia e spontaneità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *