L’artista ANNA MARIA SAPONARO nasce a Bari e, diplomata al Liceo Artistico “G. De Nittis” della sua città, coltiva sin da piccola la passione per l’arte. Dopo diversi premi e riconoscimenti, nel 2012 inizia a lavorare presso la galleria Art&Co Gallerie di Lecce/Milano/Napoli. E’ stata inoltre presente nell’editoriale “Art Expo di Monaco e Ibiza 2015”, nel numero speciale “Art Expo 2016” presso Carrousel du Louvre di Parigi e nell’editoriale “Expo Art 2017” presso Arte Padova, nel catalogo “Lo stato dell’Arte ai tempi della Biennale di Venezia 2018”. Ha inoltre collaborato con la Galleria d’Arte “Il Melograno Art Gallery” di Livorno e con Lojelo Art Gallery di Volterra. Le sue opere sono oggi custodite in gallerie pubbliche nel mondo, tra cui l’Accademia di Belle Arti di Luxor (Egitto), e in gallerie private siti in vari luoghi italiani tra cui Roma, Bari, Milano, Bolzano, Torino, Firenze (Italia), Vancouver (Canada), Chebba (Tunisia), Marlenheim (Francia), Gainesville (Florida, USA), Machelen (Belgio), Valkenswaard (Netherlands), Vanaria Reale (Italia), Bruxelles (Belgio), Tequesta, Palm Beach (Florida, USA), Parede (Portogallo).
Quando è iniziato il tuo percorso artistico?
Non c’è mai stato un vero inizio, dato che ho avuto sin da bambina un impulso naturale di seguire l’arte. Mi trovavo sempre con i colori tra le mani e rappresentavo quello che osservavo: il cielo, le nuvole, il volo degli uccelli, il prato, i fiori. Dopo aver approfondito gli studi artistici presso il Liceo Artistico, ho così iniziato concretamente questo percorso. Nel 1984 c’è stata la mia prima mostra, durante la quale ho anche vinto un trofeo.
Qual è stata la tua prima fonte di ispirazione per iniziare a dipingere?
La mia fonte d’ispirazione è stata guardare il cielo; mi incantavo e sentivo anche io il desiderio di volare. Inoltre, mi piaceva danzare, e quando osservavo i ballerini e il cielo mi era naturale prendere un pennello e dipingere. Mi sono quindi sempre ispirata alle bellezze del creato; quando studiavo tra i libri, sono inoltre sempre stata affascinata da Leonardo Da Vinci e Salvador Dalì: ho preso anche da loro la mia ispirazione.
Puoi descrivere il processo creativo dietro uno dei tuoi dipinti?
Quando realizzo un’opera, dietro c’è sempre un lungo processo creativo che richiede pazienza, dedizione, abilità tecnica. Io seguo tutto ciò che mi circonda, inizio a sviluppare idee con schizzi, bozzetti e modelli. In seguito, trasformo queste idee in realtà mediante fogli o tela: man mano apporto modifiche e si sviluppano idee sempre nuove, spesso anche senza accorgermene.
Quali tecniche pittoriche preferisci utilizzare e perché?
Preferisco utilizzare l’olio su tela: è una tecnica pastosa che mi regala sensazioni bellissime. Opto spesso anche per la tecnica mista come china e acquerello.
Che tipo di arte è la tua?
La mia è un’arte surrealista, che rappresenta la mia anima. Cerco di trasformare il mio mondo interiore in pittura, e questo passaggio mi fa sempre sognare. Mi fa sentire diversa. Attraverso un cammino di crescita, l’amore per l’arte mi ha infatti portato a sentire l’impulso interiore di rappresentare il surreale. Le mie opere si lasciano contaminare dalla passione per la filosofia e dall’incessante ricerca dell’amore per incontrare il volto dell’altro.
Come scegli i soggetti delle tue opere?
Non ho una regola specifica per scegliere i soggetti delle mie opere, ma si tratta semplicemente di un istinto naturale. Guardando un soggetto, sento dentro di me che deve andare sulla mia tela. E’ qualcosa di molto spontaneo che accade, a cui spesso non riesco a trovare una spiegazione logica e razionale. Spesso li scelgo a seconda di quello che devo comunicare e che devo trasmettere allo spettatore. Compio ricerche storiche e sui significati dei colori: tutto deve essere inerente al tema e al significato dell’opera. Ogni cosa per me viene inquadrata e analizzata.
C’è un messaggio o un tema che cerchi di comunicare attraverso la tua arte?
Io dipingo il sogno, il mistero, la vita, la bellezza che respiro, unendo così arte e filosofia. Mi rifugio su quelle stesse nuvole che realizzo e su cui continuo a sognare. La mia arte esiste tra sogno e realtà, e rappresenta quello che si vede con la propria anima. Quello che dipingo sulla tela è un messaggio che Dio porta al mondo. Ascolto il silenzio per comunicarlo; dipingo un mondo che appartiene solo a chi vive nel cuore. Un mondo che ha però le finestre aperte: lo spettatore guarda le mie opere e riesce a percepire un messaggio: vivere sempre con l’amore.
Quali artisti del passato o del presente hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Salvador Dalì ha influenzato molto il mio stile e ha reso la mia arte più viva. Ho sempre seguito il suo pensiero, facendolo mio e creando un mio stile.
Descriviti in 3 parole.
Creativa, Abile, Visionaria.
I tuoi lavori più belli?
Sono molto legata alle opere “Il volo dell’anima” (ispirato al mito della biga alata di Platone), “Le ali di uno sguardo”, “Maschere e volti”, “Alchimia” e “La forza dell’attesa”. Tutte creazioni, queste, che rappresentano appieno quello che io ho sempre voluto trasmettere: il valore della libertà e della bellezza, che si riscontrano spesso nella natura e negli sguardi di chi amiamo.
Dove è possibile vedere le tue opere e dove acquistarle?
Le mie opere sono acquistabili sulla piattaforma digitale Saatchi Art e si possono visionare sulle mie pagine social.
Progetti futuri?
Ci sono alcuni progetti in ballo, tra cui una personale d’arte.