ANTONELLA RICCHIUTI

ANTONELLA RICCHIUTI, originaria di Ceglie Messapica e residente a Francavilla Fontana (BR), sviluppa sin da giovane una profonda passione per l’arte. A soli 13 anni, diventa allieva del Maestro Gennaro Solferino presso il centro culturale “La Casaccia”, apprendendo la pittura ad olio secondo la tradizione rinascimentale. Dal 2014 partecipa a numerose esposizioni in Italia e all’estero, tra cui:

  • 2018: Mostre collettive a Torino (MIIT), Scilla e Francavilla Fontana.
  • 2019: Esposizioni internazionali al Palazzo Albrizzi Capello (Venezia), Fabbrica del Vapore (Milano) e Grand Palais (Parigi).
  • 2020-2021: Partecipazioni a eventi d’arte come “Arte Padova” in 3D, esposizioni presso il Castello degli Imperiali e collaborazioni con la stamperia Caprini di Roma.
  • 2022-2023: Mostre personali e collettive in prestigiose sedi come il Torrione di Forio (NA), il Castello Normanno Svevo di Mesagne, e “Arte in Fiera Dolomiti” a Belluno.

Con una carriera arricchita da esperienze nazionali e internazionali, l’artista continua a lasciare un’impronta significativa nel panorama artistico contemporaneo.

Cosa ti ha spinto, a soli 13 anni, a iniziare il percorso artistico a “La Casaccia”? Che ricordi hai di quell’esperienza?

A 13 anni decisi di voler potare avanti la mia passione per l’arte, e cercare qualcuno da cui poter apprendere e imparare. La pittura fino al mio arrivo alla Casaccia, non avevo mai avuto modo di praticarla… dopodiché è stato amore a prima vista. Non è stato un percorso facile. È tutta una questione di impegno e dedizione, e anche tutt’ora la pittura è un mio oggetto di studio. L’artista che mi ha ispirato maggiormente fra tutti è Caravaggio. Traggo la mia ispirazione dalle emozioni che riescono a trapelare dai particolari… può essere un momento catturato negli occhi di un soggetto, o di un attimo di movimento derivante da un oggetto! La mia arte è fatta di particolari e di attimi.

Qual è stato il momento più emozionante della tua carriera artistica finora?

La mostra che è stata molto importante per me, è stata la mia personale di pittura “Verba Arts”, dove ho potuto far ammirare alla gente maggior parte del mio percorso artistico.

Se dovessi descrivere il tuo stile in poche parole, cosa diresti?

Mi piace esplorare e scoprire sempre nuove difficoltà e nuovi temi, nella realizzazione dei soggetti.

Descriviti in tre parole.

Se dovessi descrivermi in tre parole sarebbero, Lunatica, empatica, estroversa.

Sogni nel cassetto?

Riuscire a portare sempre con me la mia passione, e riuscire a trasmettere agli altri il più possibile le emozioni che riesce a suscitare in me.

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