Elisabetta, storica dell’arte e curatrice di mostre. Dopo aver conseguito la laurea in Storia dell’arte con la votazione di 110 e lode, mi sono specializzata in progettazione e allestimento di mostre al MAXXI di Roma. Nel 2021 ho conseguito il Master di secondo livello in Arte & Nuove tecnologie presso l’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” con la votazione di 110 e lode e nel 2022 quello in NFT e Crypto art presso l’Italian Design Institute. Esercito la professione di curatore d’arte dal 2019. Ho curato mostre in Musei e Palazzi storici, svolgendo la professione stabilmente nel Lazio ma con collaborazioni anche in altre città come Milano, Firenze, Bologna, la Costa Smeralda, Sydney e Dubai. Nel novembre 2019 sono intervenuta in qualità di relatrice, al convegno internazionale “Leonardo nel Seicento” presso Palazzo Braschi di Roma. Dal 2021 al 2024 sono stata membro della commissione dei Curatori Internazionali dell’Atlante dell’arte contemporanea edito dalla DeAgostini. Ho curato il catalogo della biennale internazionale d’arte dei Castelli Romani svoltasi dal 23 maggio al 27 giugno 2021 presso il Palazzo Ruspoli di Nemi. Dal 2024 ho iniziato la collaborazione in qualità di docente presso l’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” nel Master MANT. Il 30 novembre 2024 ho presentato il catalogo d’arte Espressioni d’arte – collana di studi di critica d’arte del XXI secolo edito da La Valle del tempo presso il Teatro Rossini Palazzo Santa Chiara – Roma.
Fra le mostre da me curate ricordiamo:
- Equilibrio e follia presso Museo U. Mastroianni Marino (RM) 2019
- Sfumature Armoniche presso Coffee House Palazzo Colonna (RM) 2021
- CONTEMPORANEA-MENTE presso Villa Grazioli Grottaferrata (RM) 2024
- Visioni contemporanee presso il Museo Tuscolano delle Scuderie Aldobrandini di Frascati (RM) 2024
- Ri-composizioni presso Palazzo Rospigliosi dimora storica del Lazio (RM) 2025
Prevista per settembre 2025 sarà la mostra Prospettive contemporanee presso il Museo e fondazione “Venanzo Crocetti” di Roma.
Cos’è per te l’arte?
L’arte è il fuoco che divampa nella mia anima, il motore che muove la mia anima. L’anima – dico sempre – è il mio grande amore.
Qual è stato il progetto curatoriale che più ha segnato la tua carriera fino a oggi?
Tante sono state le mostre che mi hanno segnata, ogni progetto curatoriale è frutto delle mie indagini sul panorama dell’arte e sul modo della società odierna di vivere l’arte. Non saprei dire quale sia stata la mostra più significativa, ognuna ha un suo significato che ha contraddistinto in diversi modi la mia carriera, da ogni esposizione imparo qualcosa e apprendo di più del modus operandi degli artisti di oggi, anche questo è un modo di crescere professionalmente e darsi sempre nuovi obiettivi.
In che modo la tecnologia NFT e la Crypto Art hanno influenzato il tuo approccio alla curatela?
La crypto art è sicuramente un’avanguardia significativa nel panorama artistico di oggi, la considero una nuova opportunità per gli artisti. Qualche anno fa ho sviluppato con l’artista e architetto Andrea Felice un progetto curatoriale in NFT, ed in futuro prevedo nuovi sviluppi con alcuni artisti che stanno seguendo questo nuovo modo di fruire le loro opere.
C’è un filo conduttore o un tema ricorrente che caratterizza le mostre che curi?
Sicuramente la riflessione sul contemporaneo, desidero dare voce e rilievo agli artisti di oggi. Si parla troppo spesso del rinascimento facendo paragoni con l’arte odierna, ma l’arte non necessita di confronti in quanto si evolve con l’essere umano rispecchiando anche l’epoca storica. La prossima mostra – ad esempio – che curerò a settembre nel Museo e fondazione Venanzo Crocetti di Roma avrà come titolo “Prospettive contemporanee” volendo proprio raccontare i nuovi orizzonti, le diverse prospettive stilistiche e i nuovi punti di vista degli artisti di oggi.
Qual è la sfida più grande che hai affrontato nell’organizzazione di una mostra?
Sicuramente la progettazione di un allestimento armonico in base alla location. Non sempre -soprattutto i palazzi storici- sono forniti di tutte le attrezzature idonee per una mostra d’arte come ad esempio le giuste luci e i supporti idonei per allestire, fortunatamente ho un team di persone che lavora con me nelle fasi di allestimento pronti davvero a tutto.
Come vedi il futuro dell’arte contemporanea in Italia e nel mondo?
In Italia noi storici dell’arte stiamo cercando di “aprire le menti” educando il fruitore ad accogliere l’arte, venendo alle mostre e guidandolo anche nell’acquisto delle opere, il nostro paese offre davvero molto, spesso però mancano i mezzi per far diventare l’arte – tutta – un bene primario. In generale auspico un futuro in divenire per il panorama dell’arte contemporanea.
Hai un museo o uno spazio espositivo preferito dove ti piacerebbe curare una mostra?
La mia ambizione sarebbe il museo MAXXI di Roma o comunque un luogo espositivo “aperto” all’arte contemporanea.
Quali differenze hai notato nel modo di vivere l’arte nelle diverse città in cui hai lavorato?
Fortunatamente in tutte le mostre da me curate ho sempre riscontrato grande curiosità e interesse nell’approcciarsi alle opere esposte e al concept dei diversi artisti.
C’è un progetto futuro che ti entusiasma particolarmente?
Si, la prossima mostra che curerò dal 13 al 30 settembre presso il Museo e fondazione “Venanzo Crocetti” di Roma, un’esposizione su cui ho molte aspettative, ho già ben chiara la linea stilistica che seguirò nel processo di selezione degli artisti.
Quali consigli daresti a chi vuole intraprendere la carriera di curatore d’arte?
Studiare è il primo step, bisogna avere una preparazione universitaria idonea e non finire mai di aggiornarsi al fine di essere al passo con i tempi e con i nuovi “linguaggi dell’arte”.
Descriviti in tre opere d’arte.
Direi:
La creazione di Adamo di Michelangelo Buonarroti, perché è nella dimensione spirituale dell’essere umano che si edificano le radici dell’arte.
Il bacio di Gustav Klimt perché l’arte è l’emozione più profonda proprio come l’amore
La pietà dello scultore Jago per raccontare come l’arte sia immutabile al tempo ma soggetta all’interpretazione individuale che si evolve nel tempo passando per le diverse generazioni.











Bellissima intervista di una grandissima professionista
Un’intervista davvero interessante! Una professionista, che lavora con competenza e passione.
In un mondo dell’arte pieno di affitta muri e di fake professionisti, Elisabetta è un punto di riferimento per l’arte nel.modo giusto, l’arte che rispetta la parola che porta. Elisabetta sa accompagnarti, sa valorizzati, sa capirti, sa trovare il giusto modo per valorizzare il tuo lavoro.
Da parte mia…sempre e solo grazie.di esserci.
Lo studio è la.formazione di chi ti segue fa la differenza per avere il Top… altrimenti si rischia lo stop!!!