Mi chiamo DAVIDE CALABRESE sono nato il 23 agosto 1994 a Bitonto. Mi diplomo all’itis Guglielmo Marconi come perito termotecnico nel 2012. Nel 2014 decido di cimentarmi in una nuova esperienza a Londra presso il “plateau”, un ristorante francese nel cuore di canary wharf come comis chef. Ho La fortuna di chiudere la mia esperienza inglese allo sketch nella cucina di Pierre gagnaire chef 3 stelle Michelin. Con un nuovo bagaglio ricco di nuove conoscenze tecniche decido di tornare in Italia e in Basilicata inizio a lavorare per il don Alfonso nel resort San barbato 1 stella Michelin con lo l’execuve chef Donato de Leonardis. Non ancora sazio d’avventure, colgo l’occasione per trasferirmi nuovamente al di fuori delle mura “domestiche”, più precisamente in Lussemburgo. Inizio, dunque, una nuova esperienza lavorativa presso lo chateau di Bourglinster nel ristorante la brasserie e la distillerie 1 stella verde con l’executive chef Renè Mathieu e lo chef Michele Tenzone, in cui tutt’oggi continuo a svolgere la mia professione con la curiosità che mi ha sempre contraddistinto.
Parlaci del tuo percorso, quando e’ iniziato tutto?
Sono cresciuto al fianco di mia nonna che passava gran parte della giornata a cucinare per la nostra famiglia. Con lo sguardo da bambino curioso ho osservato con costanza le sue mani sapienti che mi hanno fatto innamorare di questa professione. Tutt’oggi il mio legame indissolubile con la cucina non può che essere la rappresentazione dell’amore e del ricordo che provo per lei.
Cosa ti piace di più’ del tuo mestiere?
Ció che amo del mio lavoro è la possibilità di viaggiare e conoscere gente di culture diverse rispetto alla mia dalle quali riesco spesso a trovare nuove forme di ispirazione
Qual è la tua più grande soddisfazione come chef?
La mia più grande soddisfazione come chef è quella di vedere uscire i clienti dal ristorante con il sorriso.
Il tuo piatto preferito?
Il mio piatto preferito è sicuramente l’orecchietta di pasta fresca con il ragù di cavallo. Il suo profumo mi rimanda alle domeniche passate in famiglia.
Progetti futuri?
Il mio progetto futuro è quello di espandere nel mondo la cucina popolare pugliese in chiave avanguardista.