MANUELA LENOCI

MANUELA LENOCI.
Una giornalista intraprendente con una passione sfrenata per i viaggi e per l’eccellenza culinaria. Dal 2020, ha dato vita al suo esclusivo spazio online “A Pugliese Around the World” su manuelalenoci.com, destinato a chi cerca un po’ di magia nel mondo. Laureata in Scienze Politiche, è sempre al passo coi tempi sulle tendenze del turismo dedicandosi a esaltare le bellezze del mondo attraverso racconti avvincenti e storie affascinanti. Con il suo blog, si immerge in un’avventura senza pari per mantenere viva la passione per la Puglia, incantando la vasta comunità dei pugliesi sparsi per il globo. Ogni articolo é un’esperienza unica che porta il lettore in giro per il mondo, facendolo sentire come a casa con storie che evocano le sensazioni e i profumi di ogni angolo del pianeta. Tutti i dettagli qui bit.ly/43xUslD

𝗤𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗲’ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝘃𝗶𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗽𝗶𝘂’ 𝗺𝗲𝗺𝗼𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲? 𝗘 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲’?
Il viaggio alle Isole Azzorre in Portogallo è stato indimenticabile. E’ stata un’esperienza indimenticabile, soprattutto durante la scalata del Vulcano Pico, la montagna vulcanica più alta del Portogallo, di circa 2400 metri. Raggiungere la cima è stato faticoso, con un percorso lungo 8 km in salita accidentata e non sempre ben segnalata. Dopo 4 ore di salita e 5 ore di discesa, affrontare gli ultimi 100 metri per raggiungere la vetta vera e propria – il Piquinho – è stato particolarmente impegnativo, mi sono aiutata con le mani tra fuoriuscite di zolfo e rocce calde. Tuttavia, dalla cima la vista era mozzafiato, e il contatto con la roccia calda mi ha fatto sentire al centro del mondo, con la testa fra le nuvole.

Il viaggio nella vera Jamaica, a Port Antonio. È una destinazione che incarna l’autenticità dell’isola con cascate spettacolari e una natura incontaminata. Ho attraversato la Giamaica in Bus da sud (ocho rios) a Nord (Port Antonio). Nonostante le strade interne poco sviluppate e 7 ore per attraversare quei 50 km di isola, l’arrivo a Port Antonio è stato magico, permettendomi di assaporare veramente l’anima dei Giamaicani. Lontano dalle mete turistiche tradizionali e dagli stereotipi, ho vissuto un’esperienza autentica e profonda. La Spiaggia di Frenchman’s Cove è stata una delle cose più memorabili: un paradiso tropicale trasformato in riserva naturale, con la foresta pluviale da un lato, il mare turchese di fronte e la sabbia bianca sotto i piedi. Alle spalle, il tranquillo ruscello che converge nell’oceano, creando un ambiente magico perfetto anche per un bagno rinfrescante

𝗟𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗽𝗶𝘂’ 𝘀𝗼𝗿𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗻 𝗴𝗶𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼?
Viaggiando ho scoperto il valore del confronto con la diversità culturale degli altri paesi, degli altri popoli, della gente in generale. Il confronto è una delle cose più sorprendenti che ho appreso in questi anni. Ogni luogo ha le sue tradizioni uniche, la sua cucina, la sua lingua e il suo stile di vita, diverse molto spesso dalle mie. Per quanto possibile, quando viaggio provo ad immergermi nella cultura del posto. Solitamente mi impegno e mi diverto a trovare punti di riferimento in loco, che mi consentano di fare in poco tempo, esperienze da viaggiatore autentico e non da turista. Una guida, un amico di un amico qualcuno che in un momento storico in quel posto ci è stato o ci ha vissuto. (Insomma, quel qualcuno che io provo ad essere per gli altri quando intraprendono i miei viaggi nel mondo o vengono in Puglia). Le persone che ho incontrato durante i viaggi o anche in treno andando al lavoro tutti i giorni regalano sempre piccole lezioni di vita, sia belle che brutte. Sta tutto a fermarsi ad ascoltare e a volte osservare con attenzione. Per me, partire è questo. Un’esperienza personale, un viaggio interiore che va oltre le tips, gli itinerari e i suggerimenti che i miei lettori trovano nel mio blog “A Pugliese Around the World”. È un incontro intimo con me stessa. Anche se spingo la gente a visitare alcune destinazionI da me conosciute, ogni lettore che rifarà il mio stesso viaggio lo vivrà a modo suo. L’importante è tornare a casa con una nuova consapevolezza e con nuovi stimoli e ispirazioni apprese durante i giorni trascorsi lontano. Credo che un viaggio che non cambi nulla nella nostra vita sia una opportunità sprecata, e per fortuna, non mi è ancora mai successo.

𝗜𝗹 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗶 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗶𝘁𝗼 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮?
Phi Phi Island in Thailandia, nel mare delle Andamane, è un luogo incantevole. Ricordo ancora il momento in cui sono arrivata sull’isola e ho visto il mare dal verde cristallino intenso, che brillava con i raggi del sole. Le enormi rocce ricoperte di vegetazione che si ergono a strapiombo sul mare, la sabbia bianca e sottile, la flora marina e le tartarughe che nuotavano tranquille, le noci di cocco da cui sorseggiare il meraviglioso latte, mi hanno fatto sentire come se avessi trovato il mio posto nel mondo. Queste isole sono veri e propri paradisi naturali, luoghi di magia pura in cui è un piacere perdersi.

La Digue, nelle isole Seychelles nell’oceano Indiano. La Digue, nelle incantevoli isole Seychelles dell’Oceano Indiano, è un luogo dove regna la pace e il silenzio, lontana dalla vita moderna a cui siamo abituati. Qui, non ci sono macchine, eccetto poche autorizzate; ci si sposta a piedi o in bicicletta, quasi del tutto staccati dalla vita moderna. Anche in alta stagione, l’isola non è mai affollata. Ho visitato tutto l’arcipelago, ma tornerò sicuramente in questo angolo di paradiso piccolissimo sul mappamondo, per gustare il barbecue di pesce freschissimo cucinato direttamente sul mare sotto gli alberi di Cocco e per fare nuovamente il bagno circondata dalle suggestive rocce granitiche di Anse Source d’Argent, una spiaggia da cartolina la più fotografata al mondo. L’acqua turchese è protetta dalla barriera corallina.

𝗜𝗻 𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗹’𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲 𝗵𝗮 𝗶𝗻𝗳𝗹𝘂𝗲𝗻𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮?
Ha sicuramente contribuito a rendermi più tollerante, empatica e consapevole. È incredibile quanto viaggiare, anche solo spostarmi da una regione all’altra o da un paese all’altro, abbia ampliato i miei orizzonti mentali. Ho imparato che non esiste una sola verità o un solo modo di vivere, ma molte sfaccettature da considerare. Nella vita di tutti i giorni cerco di mantenere questa positività che il viaggio mi regala, soprattutto quando nel quotidiano incontro persone poco tolleranti, poco aperte o semplicemente insoddisfatte ed intente a difendere la propria zona di comfort sopra ogni cosa. Dopo tante esperienze di viaggio, qualche volta vi confesso che mi sono sentita come una estranea nella mia vita quotidiana.

𝗨𝗻 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗲𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮?
Ce ne sono tanti. Ma forse tra le molte sfide del viaggio, una delle più significative per me è scegliere con chi tornare. Trovare il complice, il partner ideale, è stato estremamente difficile. Viaggiare insieme è come scegliere un compagno di vita: accorcia le distanze in poco tempo e rivela subito la vera natura della persona che ti porti a fianco. Il modo di comportarsi del tuo accompagnatore dice tutto di sé. È un po’ come la scelta tra finestrino o corridoio in aereo, che svela molto sulla personalità dei passeggeri.

𝗧𝗶 𝘃𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗰𝗶 𝘂𝗻 𝗮𝗻𝗲𝗱𝗱𝗼𝘁𝗼 𝗰𝘂𝗿𝗶𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝘁𝘂𝗼 𝘃𝗶𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼?
Ero a Shanghai per un viaggio di lavoro. Una città che ho trovato affascinante ma estremamente impegnativa. Essendo una delle città più popolose al mondo con distanze incredibili da percorrere, l’uso del taxi è di vitale importanza. Tra l’altro molti tassisti non parlano inglese, pertanto comunicare con loro può essere difficile tanto quanto tornare in hotel con un taxi. Dopo cena, una sera, assieme ad un collega, ci trovammo per caso in una strada un pò defilata e poco illuminata, cercavamo disperatamente un taxi da oltre un’ora, appunto, per tornare in albergo. Avevamo davvero perso ogni speranza e l’unica soluzione che ci era sembrata possibile era rassegnarsi ad affrontare un rientro a piedi di quasi 2h. Improvvisamente, nel buio più intenso, si aprì miracolosamente un piccolo portone, illuminato da una fioca lanterna, e subito dopo apparve un ragazzo con un bicchiere di vino in mano. Lo riconobbi subito: era il marito della mia amministratrice di condominio (di casa mia di Monopoli, la città dove vivo in provincia di Bari), che combinazione si trovava a Shanghai per lavoro da un cliente cinese, vendendo lui stesso vino. Lo chiamai ad alta voce, ci guardammo increduli e ci abbracciammo. Lo ricordo come se fosse stato ieri. L’emozione di due “monopolitani” che si incontravano per caso in un angolo remoto del mondo, senza saperlo, mi riempì di euforia e positività. Oltre al fatto che l’agente cinese ci fece assistenza per tornare in hotel.

Ero a Barcellona ed ero a cena da sola in una traversa de Las Ramblas. Stavo cenando da sola in un locale in una stradina vicino a Las Ramblas. Gli spagnoli sono conosciuti per la loro ospitalità e passione. Ad un certo punto, mi è stato recapitato al tavolo un mazzo di rose con un biglietto romantico scritto da un ammiratore “segreto” che mi invitava a unirmi a lui per un drink. Naturalmente, era seduto a due tavoli di distanza dal mio. Ho trovato il gesto molto romantico e ho apprezzato l’audacia nel proporsi così elegantemente, una caratteristica che purtroppo molti italiani sembrano aver dimenticato. Ancora oggi conservo quel biglietto nella mia bacheca dei ricordi più preziosi.

𝗛𝗮𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝘃𝗶𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗮𝘀𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼?
Mi piacerebbe viaggiare in Giappone e immergermi in questa cultura così diversa dalla nostra.

𝗣𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶?
Da qualche mese sono entrata nel direttivo di una libera associazione senza scopo di lucro, di Italiani residenti all’estero, che si chiama A.I.M. L’associazione supera i 15000 iscritti ed è organizzata in circa 80 nazioni con iscritti in ogni angolo della terra, impegnati in storie di successo in vari settori. Attraverso l’associazione, mi propongo anche in vista del G7, di essere il punto di contatto e di collegamento con i numerosi connazionali italiani che si sono stabiliti in ogni angolo del pianeta.

6 commenti a “MANUELA LENOCI

  1. Complimenti Manu . I tuoi racconti fanno venire a chiunque voglia di partire. I viaggi sono il regalo più prezioso che ci si possa fare .

    1. Cara Manuela che tu sia una ragazza determinata già sapevo. Il girare il mondo per te fa parte della tua indole e quello che è nobile e il raccontare le tue avventure e farci innamorare. Brava come sempre. Ma a Barcellona il drink….. Se è vero che ti conosco hai apprezzato il gesto ed è finito li. Grazie per il farci partecipe del tuo bellissimo vissuto. 👍😘ciao Mino

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