VINCENZO DI GRUMO, in arte Vdg Abstract Art, nasce nel 1983 in provincia di Bari. Laureato in economia, lavora come Credit Manager per un’importante realtá del settore, dividendosi tra Bari e la sua amata Toritto, un piccolo paese famoso per la mandorla piú buona e rinomata d’Italia. È nelle ore serali o nel fine settimana che coltiva la sua grande passione: la pittura.
𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗵𝗮𝗶 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗶 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗲?
All’età di 7 anni ho realizzato il mio primo disegno, una sorta di rappresentazione astratta della realtà con colori a cera e quando l’ho consegnato alla sua maestra lei mi ha chiesto: “che cosa hai disegnato?” Ed io le ha risposto: “non lo so, cercherò di capirlo con il tempo”. E così è stato….. Da quel momento in poi nel mio piccolo ho sempre realizzato qualche schizzo, passando dal carboncino all’acquerello prima di approdare nel mondo dell’acrilico, “gettando su tela” le mie emozioni.
𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮? 𝗘 𝗹’𝗶𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?
In ciascuna tela riverso le mie emozioni, canalizzando gli stati d’animo e gli eventi della quotidianità, sperimentando tecniche sempre diverse, alcune volte inedite, utilizzando qualsiasi mezzo che mi possa consentire di trasferire il colore dal tubetto sulla tela. Mi ispiro alla natura e agli eventi della quotidianità, trasformandoli in un uno stile unico ed espressivo, usando forme, linee audaci, colori e forme geometriche che mi possano consentire di esprimere sensazioni e impressioni senza ricorrere a una rappresentazione figurativa ma cercando di creare un’esperienza estetica unica.
𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗲?
Prediligo l’arte contemporanea, in particolare l’astrattismo. La mia è una pittura spesso concettuale, un linguaggio autonomo basato soprattutto sul colore, sebbene non manchino alcune mie opere “black & white”. Una pittura libera da vincoli formali, autonoma e senza schemi.
𝗨𝗻 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘁𝗶𝗺𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲?
Beh direi Jackson Pallock e Agnes Martin.
𝗣𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶?
Sto sperimentando nuove tecniche così da rendere la mia arte unica, un complemento d’arredo.