Nato a Varese l’11 giugno 1996, vivo a Como dall’età di quattro anni. Disegno e dipingo fin da bambino, immerso in un mondo di colori, pennelli e tatuaggi. Ho frequentato il liceo artistico, spinto da una forte passione per la pittura e i tatuaggi, e nel 2019 ho aperto il mio primo studio e galleria d’arte a Cernobbio (Como), dove tutt’oggi tatuo ed espongo le mie opere. Inizialmente mi sono avvicinato alla pittura in modo astratto, focalizzandomi sul contrasto e sull’abbinamento dei colori, uniti a effetti materici per imprimere sulla tela le mie emozioni. Dal 2020 circa, ho sentito l’esigenza di evolvere il mio stile, cambiandolo radicalmente: sono passato alla pop art, dove i cartoni animati sono diventati il soggetto principale, mentre scritte e graffiti creano uno sfondo dinamico. Con le frasi “ciniche” e “schiette” che inserisco nelle mie opere, cerco di creare un forte contrasto, rappresentando la lotta tra “bene e male” e tra i momenti positivi e negativi della vita. Il soggetto principale rallegra e diverte l’osservatore, mentre le scritte colpiscono in modo diretto, come un pugno allo stomaco. L’uso di materiali vari – olio, acrilico, spray, gesso e oggetti di ogni tipo – è fondamentale per caratterizzare il mio processo creativo. La condivisione delle mie opere sui social ha attirato grande attenzione, dando vita a collaborazioni con calciatori, cantanti, showgirl e influencer come Sfera Ebbasta, Rafael Leão, Theo Hernández, Antonio Candreva, Matt e Bise, Muller Andreas e molti altri. Ho partecipato a numerosi eventi e mostre, tra cui la Digital Week del 2023 e il 75º anniversario di Porsche in Franciacorta. Attualmente, alcune delle mie opere sono esposte anche presso la galleria d’arte “Arte Cavallo” a Montréal, in Canada. Il mio obiettivo è continuare a crescere artisticamente, migliorando le mie opere e alzando le mie quotazioni, entrando in gallerie importanti e partecipando a progetti sempre più ambiziosi. Non escludo la possibilità di evolvere e sperimentare stili nuovi: dopotutto, l’arte è ciò che amo.
“Nulla accade per caso, accade perché ci credi”
Qual è stato il momento o l’opera che ti ha fatto capire che volevi trasformare la tua passione per l’arte in una professione?
Da piccolo partecipavo sempre a delle piccole mostre realizzate su strada, nulla di troppo professionale ma riuscivo a vendere sempre, mi ricordo con esattezza un evento realizzato a Cantù, vedo questa ragazza si avvicina ai miei quadri e ne compra 4 in una volta… Il prezzo era di 250 € per tutti e quattro, e pensare che oggi solo un mio lavoro può arrivare a costare più del doppio, è stato per me molto spronante partecipare a quell’evento.
La tua transizione dallo stile astratto alla pop art è stata graduale o hai avuto una particolare ispirazione che ti ha portato a cambiare direzione artistica?
La transizione dallo stile astratto alla pop art è stata graduale mi sono accorto che non riuscivo molto bene ad esprimere le mie emozioni e i miei concetti solamente attraverso l’uso del colore, da qui deriva la necessità di portarmi verso uno stile più figurativo e più di impatto, ho deciso di abbinare le frasi ai soggetti principali perché avevo delle voci dentro che urlavano di uscire e il modo migliore che conosco per farlo è sicuramente dipingendo
Nei tuoi lavori pop art c’è sempre una tensione tra “bene e male”; cosa rappresentano per te queste due forze e come influenzano la tua creatività?
Ogni giorno mi chiedo come sia possibile che al mondo possano esistere persone così totalmente diverse tra loro, persone buone, profonde, gentili ed educate, con altissima attenzione al prossimo che contrastano fortemente con le personalità ciniche, malvagie ed egoiste. Ogni giorno mi chiedo come io possa fare per migliorare la mia condizione, mi chiedo come possa circondarmi di persone positive accantonando personalità che mi fanno stare male; tutto questo contrasto, tutto questo conflitto lo riporto nei miei quadri, perché è così reale e così tangibile ai miei occhi che sento il bisogno di esorcizzarlo
Quali artisti, nel mondo del tattoo o della pittura, hanno influenzato di più il tuo percorso e come hai incorporato i loro insegnamenti nel tuo stile?
Tra le varie fonti di ispirazione che ogni giorno influenzano la mia visione ci sono sicuramente poche persone, mi piace molto come dipinge, e il marketing di Alec Monopoly ,kaws è un altro artista al quale mi ispiro ma non ho molti riferimenti a persone… Mi faccio trascinare da ciò che mi piace e da quello che osservo ogni giorno posso prendere spunto da sfilate di moda, giornali, podcast, graffiti e libri …non sono una persona che guarda tanto gli altri, ma penso molto a quello che gli altri dicono, le loro idee mi entrano dentro e cerco di trarre sempre il meglio, a volte succede e a volte no.
Usi molti materiali diversi per creare effetti materici e visivi; come scegli i materiali per ogni opera, e quale tra questi consideri fondamentale per il tuo processo artistico?
Mi piace tantissimo mixare i materiali tra loro, vengo dal mondo dei graffiti e tutto quello che ho fatto in strada l’ho riportato sulla tela andando ad incorporare sempre nuove tecniche… L’acrilico, l’olio e lo smalto sono compagni fedeli di vita, ogni tanto integro gesso, collage perle e fogli di giornale, credo che una persona curiosa e ambiziosa non si debba mai catalogare o chiudere nel suo guscio rimanendo nella zona di comfort… Sperimentare e provare nuove tecniche è ciò che mi ispira di più, con tutta la nuova tecnologia, tutti i nuovi prodotti che ogni giorno escono e tutte le nuove tecniche che stanno nascendo, mi sembrerebbe sprecato e poco intelligente non provarle. Scelgo spesso l’acrilico e la bomboletta per la velocità di esecuzione, così come nella vita anche nella mia arte mi piace iniziare e concludere le cose in un tempo rapido. Questi materiali mi permettono di farlo senza perdere troppo tempo.
C’è un’opera o una collaborazione che ricordi con particolare affetto? E perché è stata così significativa per te?
Tra le svariate esperienze che ho fatto, quella che ricordo con più piacere è sicuramente l’aver realizzato un quadro per Sfera Ebbasta, mio idolo da anni, ho avuto il piacere di conoscerlo e di andarci a pranzo assieme… Mi ha dato un grande insegnamento di vita… persona super umile, gentile ed educato… Tutti gli sbattimenti, tutte le frustrazioni, e tutti i problemi Che può avere una persona di successo sono nulla se li sai gestire bene…e lui emanava autocontrollo e disciplina da tutti i pori.
Disegnare, dipingere e tatuare sono attività molto diverse; come bilanci questi aspetti nella tua carriera artistica e quale senti che esprima meglio la tua personalità?
Credo che dipingere e tatuare facciano parte di un’unica corrente seppur i supporti sono così diversi, non riesco a stare senza dipingere o senza tatuare di conseguenza non riuscirei a scegliere una o l’altra… Molto spesso capita che se non Tatua per giorni mi manca da morire Così come la pittura. Sicuramente il fatto di stare in uno studio di tatuaggi a contatto con le persone è totalmente diverso rispetto a creare un quadro in studio da solo. Ho questo bilanciamento anche nel mio lavoro da una parte sono circondato da circa 150 persone al mese, mentre nello studio di pittura mi trovo spesso da solo con i miei pensieri. È un bilanciamento necessario e utile alla mia persona, non riuscirei a vivere senza.
L’uso di frasi ciniche e schiette nei tuoi lavori sembra voler scuotere l’osservatore. Quale reazione vorresti suscitare nel pubblico?
Assolutamente corretto, mi piace creare emozioni forti, io stesso sono sempre alla ricerca di emozioni forti che siano esse negative o positive, odio la noia odio la mediocrità, mi piace scuotere l’interlocutore, farlo riflettere e mandarlo a casa con del materiale su cui pensare. Odio perdere tempo con persone che non mi insegnano nulla, non mi piace la neutralità e amo i contrasti forti, tutto questo è all’interno dei miei quadri, la mia arte deve essere un pugno, una sberla che ti arriva dritta in faccia. Può pietrificarti ma sicuramente penserai al perché ti è arrivata addosso .
Ora che hai obiettivi come il rafforzamento delle quotazioni e la crescita internazionale, c’è un progetto o una galleria in particolare che sogni di raggiungere? Guardando al futuro, come pensi che la tua arte possa continuare ad evolversi? C’è un nuovo stile o tecnica che vorresti esplorare?
Ultimamente sto pensando tantissimo al mondo del porno, la donna è stata da sempre una delle influenze più grandi nella mia vita, le mie relazioni passate e la mia relazione attuale sono un motore potentissimo per la mia arte… Non posso negare di aver pensato più volte ad un cambio stile, ma ci vuole tempo e bisogna educare le persone che mi seguono a un cambio di mentalità, mi piacerebbe tantissimo iniziare a dipingere scene porno in maniera astratta, quel vedo non vedo intriga lo sguardo e ti scuote l’animo… Sono un grande fruitore di film per adulti e mi piace molto la psicologia femminile, Voglio pian piano farla entrare nei miei quadri, ma ci vorrà ancora del tempo… Gli obiettivi che mi pongo sono sicuramente etici ed economici, voglio ridare alla mia famiglia tutto quello che mi hanno dato in questi anni, mi hanno donato la vita ed è un bene inestimabile, voglio renderli orgogliosi di me e riuscirò a farlo spendendo tutto me stesso. Un altro obiettivo tangibile nell’arco di 2-3 anni è quello di arrivare al milione di euro, sono ossessionato dai soldi, è sicuramente la mia più grande malattia.