Sono FRANCESCO BUSCO, fotografo. La fotografia, per sua natura, non ha bisogno di essere spiegata. È un linguaggio visivo che parla direttamente al cuore e alla mente di chi osserva, lasciando che ognuno interpreti e si lasci trasportare dalle emozioni che suscita. Questo è ciò che faccio da anni: attraverso la mia macchina fotografica catturo volti, fermo nel tempo espressioni e momenti unici. Mi concentro sui dettagli che, per me, fanno la differenza, quelli che spesso sfuggono agli occhi distratti, ma che rivelano l’essenza di una persona o di un momento. Ogni scatto nasce dall’incontro tra testa e cuore, dall’equilibrio tra tecnica e sensibilità, tra razionalità e sentimento. Io, insieme alle mie fotografie, non ci limitiamo a registrare immagini: raccontiamo storie. Sono le vostre storie, quelle che vivono in un sorriso accennato, in uno sguardo intenso o in un gesto spontaneo, che diventano parte di un racconto visivo unico e personale. Ogni immagine è una narrazione silenziosa, un piccolo frammento di vita che prende forma attraverso il mio obiettivo.
Come è iniziata la tua passione per la fotografia? C’è stato un momento o un evento specifico che ti ha fatto capire che questa sarebbe stata la tua strada?
La mia passione per la fotografia è iniziata circa 15 anni fa. In un momento molto critico e particolare della mia vita. E da quel momento o capito che la fotografia sarebbe stata la strada giusta.
Qual è il tuo genere fotografico preferito e cosa ti attrae maggiormente di esso?
Il mio genere preferito è il ritratto perché in ogni scatto c’è una combinazione di colori ed espressioni.
Come riesci a bilanciare la tecnica fotografica con la creatività artistica? Pensi che una prevalga sull’altra?
Il bilanciare la tecnica è la creatività artistica rende lo scatto unico nel suo genere. Dico questo perché osservando professionisti del settore o cercato di avere un mio stile fotografico così facendo o attirato l’attenzione di occhi comuni. oggi miei clienti.
Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nel tuo percorso da fotografo e come l’hai superata?
La sfida più grande è stata farmi spazio nel settore senza invadere il lavoro di altri e mantenere alta l’etichetta professionale. Una sfiga ad giorno d’oggi molto difficile da mantenere. Detto in due parole ogni giorno e una sfida.
Quando scatti una foto, cosa cerchi esattamente nel soggetto o nella scena? Cos’è per te un “dettaglio” che fa la differenza in un’immagine?
Quando scatto cerco nel soggetto la sua profondità mettendo in risalto la sua espressione viso e corpo.
Come credi che la fotografia possa raccontare storie in modo diverso rispetto ad altre forme d’arte? E qual è il messaggio che vorresti trasmettere attraverso le tue foto?
La fotografia è una forma d’arte e se ben usata diventa un racconto.
Sogno nel cassetto?
Non o un vero e proprio sogno nel cassetto. La mia è una speranza. La speranza che questo lavoro si ingrandisce ed potrò essere fiero dei sacrifici fatti da me come prima persona e da chi mi affianca nella mia vita quotidiana Mia moglie.