Gabriella Genisi è una scrittrice barese. Ha studiato al liceo classico e si è affermata come autrice di romanzi polizieschi. È conosciuta soprattutto per la creazione di Lolita Lobosco, una commissaria di polizia del Sud Italia. Lolita è una donna forte e determinata, amante della cucina, del suo territorio e delle scarpe eleganti, che combatte con passione le ingiustizie. I libri di questa serie hanno ispirato una fortunata serie televisiva andata in onda su Rai Uno e trasmessa in diversi paesi. In seguito, Genisi ha ideato un’altra protagonista, Chicca Lopez, una giovane marescialla dei carabinieri, appassionata di moto, che vive e lavora nel Salento. I suoi romanzi, tradotti anche all’estero, affrontano spesso tematiche sociali come il caporalato e lo sfruttamento lavorativo. Oltre alla scrittura, Genisi è autrice di articoli per importanti testate giornalistiche e ha partecipato a programmi televisivi. Uno dei suoi romanzi è stato riconosciuto come uno dei migliori libri dell’anno da un’importante rivista culturale italiana.
Cosa significa per te scrivere?
La scrittura è la mia second life. E’ arrivata nella mia vita 20 anni fa e me l’ha travolta. E’ il mio giardino segreto, il mio laboratorio creativo.
Come nasce l’idea per un nuovo romanzo? Parti da un personaggio, da una trama o da un’emozione?
Parto da una scintilla che arriva per caso e in maniera ogni volta diversa. A volte un incontro casuale, la scoperta di un luogo, un dettaglio raccontato da qualcuno, una immagine. In seconda battuta ho bisogno del titolo. Senza non riesco a cominciare.
Quali sono le sfide più grandi che incontri nel dare vita ai tuoi protagonisti?
L’unica sfida è quella di non deludere i miei lettori, di creare una storia appassionante e mai uguale all’altra.
C’è un aspetto della tua personalità che si riflette nei tuoi personaggi?
La malinconia di fondo e la fiducia nel prossimo, ma è un riflesso condizionato.
Qual è stato il momento più gratificante della tua carriera di scrittrice?
Sono stati tre: il primo nel 2009 quando sono stata “scoperta” da un’agente letteraria; il secondo nel 2017 quando Luca Zingaretti mi ha proposto di trarre una fiction dalle Ingagini di Lolita Lobosco ; il terzo sempre nel 2017 quando a Parigi ho conosciuto Andrea Camilleri.
C’è un autore o un’autrice che ha influenzato particolarmente il tuo stile?
Sono diventata giallista dopo aver letto il commissario Montalbano, per il resto la scuola di scrittura che preferisco è la lettura della poesia.
Se potessi collaborare con un altro scrittore o scrittrice, vivo o del passato, chi sceglieresti e perché?
Sicuramente Philip Roth, ho amato moltissimo i suoi libri.
Ed ora parliamo un po’ di uno dei tuoi più grandi successi. Chi è Lolita Lobosco e cosa ti affascina di più di questo tuo personaggio?
E’ una donna contemporanea, forte e fragile al tempo stesso. Indipendente, capace, testarda. Milioni di donne si sono riconosciute in lei, non una supereroina da fumetto americano ma una donna vera.
Quale pensi sia il tuo contributo narrativo alla valorizzazione del Sud Italia?
Ho raccontato e fatto amare una città che non era percepita come attrattiva né come meta turistica. Rocconto un sud dai mille colori e dalle tante sfaccettature, tra noir e commedia.
Hai mai letto romanzi con protagoniste simili a Chicca Lopez? Ti ha colpito il suo stile di vita e la sua personalità?
Non mi è capitato. Chicca Lopez nasce nella mia testa come antitesi di Lolita Lobosco, volevo creare un altro personaggio evitando di farne un clone e ho lavorato a tavolino sulle caratteristiche opposte.
Quale tematica sociale affrontata nei tuoi libri ritieni più attuale o significativa?
Nei miei libri ho affrontato numerose tematiche sociali ma il caporalato, il bullismo e l’intolleranza verso i migranti sono quelle che mi hanno più coinvolta.
Ti è piaciuta la trasposizione televisiva rispetto ai tuoi libri?
Molto. Luisa Ranieri, la protagonista, è assolutamente perfetta nel ruolo oltre che un’interprete straordinariamente brava e versatile come dimostrato i numerosi ruoli interpretati negli ultimi anni. Il cast, la regia, la fotografia, sono di primissimo livello e la fiction ha avuto un successo enorme in tutte e tre le serie girate.
Qual è il ruolo delle ambientazioni nel rendere un romanzo poliziesco coinvolgente?
Oggi i libri gialli raccontano il territorio, soprattutto la provincia italiana. I luoghi sono importanti ma non quanto storia e personaggi.
Se avessi l’opportunità di intervistare Gabriella Genisi, quale domanda le faresti?
Se potessi esprimere un desiderio, cosa chiederesti?
Descriviti in 3 parole.
Romantica, leale, serena.
Libro nel cassetto?
Sono due: un romanzo epistolare e un saggio sulle scritture femminili scritti anni fa.