GIUSEPPE BINETTI, cantautore e musicista pop rock, ha iniziato la sua carriera musicale come membro di una cover band di Vasco Rossi. La sua passione per la musica è nata fin da bambino, influenzata dagli zii, musicisti diplomati al Conservatorio di Musica di Bari. La sua prima esibizione sul palco è stata una performance di “Careless Whisper” di George Michael. Da quel momento, Binetti ha coltivato la sua passione per la chitarra e ha esplorato vari generi musicali, tra cui Duran Duran, Europe e, naturalmente, Vasco Rossi. Nel corso degli anni, Binetti ha ampliato il suo repertorio includendo brani di Nirvana, Guns N’ Roses, Red Hot Chili Peppers e molti altri. La sua capacità di connettersi con il pubblico ha alimentato il suo desiderio di comunicare attraverso la musica. Grazie all’incontro con due manager e una casa discografica, Binetti è entrato nel mondo della musica originale, avviando un progetto musicale che ha prodotto diversi lavori. Tra le sue produzioni si annoverano due album pop rock, “Solo Rock” e “Oltre il confine”, che lo hanno visto partecipare a radiotour nazionali. Ha anche prodotto un EP alternativo metal in lingua inglese, “Dangerous”, presentato nel DVD degli Iron Maiden, “Iron Maiden – The Men Behind The Mask DVD RCO”. Nel 2006, ha vinto il programma Talent1 di Italia1, premiato dal braccio destro di Vasco Rossi, Diego Spagnoli. Nel 2022, Binetti è arrivato in finale nazionale al SanremoRock, edizione 35ª, con il brano “La libertà”, tratto dall’EP omonimo uscito nell’ottobre 2021. I suoi nuovi singoli del 2023, “Proprio quella notte” e “Dentro l’anima”, hanno già raggiunto 100.000 stream su Spotify. Giuseppe Binetti continua a evolversi come artista, spingendo i confini della sua musica e cercando sempre nuovi modi per connettersi con il suo pubblico.
Il tuo percorso musicale è iniziato con una cover band di Vasco Rossi. Come ha influenzato questo inizio la tua carriera e il tuo stile musicale?
Sicuramente non è stato un inizio facile. Esistono ancora molti pregiudizi verso chi fa le cover band, come se chi cantasse la musica degli altri non avesse nulla di proprio da dire e invece io di cose da dire io ne avevo tantissime, purtroppo all’inizio mi mancavano l’esperienza e le possibilità, avevo bisogno di confrontarmi con un pubblico, perché non mi ero mai esibito davanti a nessuno. Diciamo che Vasco è stato un trampolino di lancio mi ha ispirato tantissimo sia a livello musicale che autorale, ha una comunicazione così efficace che quando cantavo le sue canzoni le sentivo davvero tanto come se le avessi scritte io. Nel 2006 sono stato premiato a Latina dal braccio destro di Vasco Rossi, Diego Spagnoli, ed è stato proprio in una delle mie esibizioni che ho conosciuto il mio primo manager, con cui ho inciso il mio album d’esordio “Solo rock”!
Hai esplorato diversi generi musicali, dal pop rock all’alternative metal. Come riesci a mantenere la tua identità artistica mentre sperimenti con generi diversi?
Diciamo che da tutto ciò che esploro mi piace cogliere e rielaborare solo quello che sento davvero “mio”, la mia identità è unica anche se ha diverse sfaccettature, semplicemente a seconda di come mi sento do spazio alla part più rock o più melodica di me. Le mie canzoni e il mio stile sono lo specchio di quello che vivo, a volte dipende tutto dall’intuizione di un momento, niente di quello che suono o scrivo è mai forzato o copiato, solo ispirato e sentito.
Puoi raccontarci della tua esperienza a SanremoRock e come è stato raggiungere la finale nazionale con il brano “La libertà”?
Un bel traguardo. A quel palco ci pensavo da tempo, ma solo quando ho sentito di avere tra le mani un brano che sentivo “giusto” e maturo per quell’occasione, ho voluto giocarmela e presentarlo. Quando le cose si sentono e si mixano con i tempi giusti, ti danno quasi sempre il giusto riscontro, ne ho avuto la prova.
I tuoi singoli del 2023, “Proprio quella notte” e “Dentro l’anima”, hanno ottenuto un grande successo su Spotify. Qual è il segreto per creare brani che risuonano così tanto con il pubblico?
Credo che non esistano segreti, la chiave vincente, è quella di raccontare davvero quello che si sente e che si vive. Quello che sentiamo noi, lo sentono e lo provano in fondo tante persone, se racconti qualcosa e gli altri ci si ritrovano è fatta, stai dando voce non solo alla tua anima ma anche alla loro e quando è cosi non puoi che trovare appoggio e consensi. La nostra mission è quella di creare brani nuovi e originali che non ricalchino mai quelli precedenti.
Quali sono i tuoi prossimi progetti musicali? Hai in mente nuove collaborazioni o esplorazioni di generi musicali che vorresti condividere con i tuoi fan?
Per settembre abbiamo già preparato gli arrangiamenti per un nuovo brano, con la collaborazione di Mauro Dal Sogno di Radionorba e Luciano Valente arrangiatore e compositore. Siamo sempre aperti a nuove proposte per la creazione di nuovi brani, proprio come è successo con “Proprio quella notte” dove abbiamo unito una voce rock (Giuseppe Binetti) una voce pop (Danika) e una voce death metal (Roberto Biava)
Descriviti in tre parole.
Determinato, ottimista e costante.
Sogno nel cassetto?
Portare la mia musica oltre i confini, sia europei che internazionali, proprio come ha fatto Gianluca Grignani di cui nutro una grande stima.