JULES VERNE: IL PROFETA

Jules Verne, nato l’8 febbraio 1828 a Nantes, Francia, e morto il 24 marzo 1905 ad Amiens, è uno degli scrittori più importanti della storia della letteratura. Considerato il padre della fantascienza, le sue opere non solo hanno affascinato generazioni di lettori, ma hanno anche anticipato con sorprendente precisione alcune delle tecnologie che sarebbero diventate realtà molti anni dopo. Con libri come Ventimila leghe sotto i mari, Il giro del mondo in ottanta giorni e Dalla Terra alla Luna, Verne ha esplorato i limiti dell’ingegno umano, creando storie di avventura, scienza e progresso che hanno definito un genere e ispirato innumerevoli scoperte e innovazioni.

Jules Verne nacque in una famiglia borghese: suo padre era un avvocato di successo e sua madre proveniva da una famiglia di armatori. Da giovane, Verne mostrò una grande passione per l’avventura e la conoscenza scientifica. A 11 anni, cercò addirittura di fuggire di casa per imbarcarsi su una nave diretta nelle Indie, ma fu fermato in tempo dal padre. Questo episodio segnò la sua infanzia, spingendolo a continuare a immaginare mondi lontani e straordinarie avventure, ma soltanto sulla carta.

Verne studiò diritto a Parigi, seguendo le orme del padre, ma ben presto si accorse che la sua vera vocazione era la scrittura. Mentre era a Parigi, entrò in contatto con vari ambienti letterari, stringendo amicizia con autori del calibro di Alexandre Dumas e Victor Hugo. Fu durante questo periodo che Verne iniziò a scrivere racconti e pièce teatrali, affinando il suo talento letterario.

Negli anni Cinquanta dell’Ottocento, Verne lavorò come segretario per il Théâtre Lyrique di Parigi, ma i suoi veri interessi si trovavano nel mondo della scienza e della scoperta. La svolta arrivò nel 1863, quando pubblicò il suo primo grande romanzo d’avventura, Cinque settimane in pallone, ispirato dall’entusiasmo per le scoperte geografiche del tempo. Questo libro segnò anche l’inizio della sua collaborazione con Pierre-Jules Hetzel, un editore che credeva fermamente nel talento di Verne e che lo spinse a sviluppare un progetto ambizioso chiamato Voyages Extraordinaires (“Viaggi straordinari”). Con questo progetto, Verne si impegnò a pubblicare storie che combinavano il rigore scientifico con la narrativa avventurosa, ispirando la sete di esplorazione nel lettore.

I Voyages Extraordinaires comprendevano un totale di 54 romanzi, scritti tra il 1863 e il 1905. Tra questi spiccano alcune delle sue opere più celebri, come:

  • Ventimila leghe sotto i mari (1870): Questo romanzo presenta il capitano Nemo e il suo sottomarino, il Nautilus. Verne immaginò una tecnologia avanzata di propulsione subacquea in un periodo in cui i sottomarini erano ancora rudimentali. Questa visione anticipò di molti anni il progresso tecnologico nel campo della navigazione sottomarina.
  • Il giro del mondo in ottanta giorni (1872): Racconta la storia di Phileas Fogg e del suo tentativo di circumnavigare il globo in 80 giorni, una sfida quasi impossibile per l’epoca. Questo romanzo è diventato un simbolo dell’epoca vittoriana e della fiducia nei progressi tecnologici, come le ferrovie e il telegrafo, che stavano trasformando il mondo in un luogo più connesso.
  • Dalla Terra alla Luna (1865): Un’altra opera pionieristica, in cui Verne immaginò un viaggio verso la Luna a bordo di un proiettile lanciato da un cannone gigante. I dettagli tecnici e le descrizioni dell’impresa sono così dettagliati che, nel 1969, l’astronauta Neil Armstrong affermò che Verne “aveva visto lontano”, anticipando l’effettiva corsa allo spazio.

In questi romanzi, Verne utilizzava spesso il linguaggio della scienza per creare verosimiglianza, basandosi su teorie scientifiche dell’epoca, ma aggiungendovi un pizzico di fantasia. Il suo scopo era non solo intrattenere, ma anche istruire i lettori su varie discipline scientifiche e tecnologiche.

  • Un profeta della scienza: Verne è stato in grado di anticipare invenzioni e scoperte scientifiche con una precisione sorprendente. Tra queste troviamo sottomarini, missili, viaggi nello spazio e persino l’uso del sistema a fibra ottica, tutte tecnologie inesistenti all’epoca.
  • La figura del Capitano Nemo: Nemo è uno dei personaggi più affascinanti e controversi di Verne. Un uomo di straordinaria intelligenza e abilità tecnica, che vive isolato dalla società per il rifiuto delle convenzioni sociali e l’odio per il colonialismo. Il personaggio di Nemo riflette le posizioni politiche di Verne, contrario al colonialismo e alle ingiustizie dell’epoca.
  • Una fama internazionale: Durante la sua vita, Verne divenne uno degli autori più letti e tradotti al mondo. Le sue opere furono accolte con entusiasmo soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, dove furono tradotte e lette da un vasto pubblico.
  • L’influenza di Hetzel: L’editore Pierre-Jules Hetzel fu fondamentale per la carriera di Verne, e non solo come editore. Hetzel infatti suggeriva modifiche ai testi, cercando di renderli più adatti al pubblico e, a volte, smussando le visioni più pessimistiche dell’autore. Questa collaborazione, però, non fu sempre semplice: Hetzel rifiutò alcuni testi, come il romanzo Parigi nel XX secolo, in cui Verne immaginava una società distopica dominata dalla tecnologia. Il libro fu pubblicato solo nel 1994, quasi cento anni dopo la morte dell’autore.

Nonostante la fama, Verne mantenne una vita privata tranquilla e discreta. Nel 1857 sposò Honorine de Viane, vedova con due figli. Con lei si trasferì ad Amiens, dove visse gran parte della sua vita. Verne ebbe un figlio, Michel, con il quale ebbe un rapporto difficile, ma che alla fine divenne anche lui scrittore, contribuendo a continuare la tradizione letteraria della famiglia.

Negli ultimi anni della sua vita, Verne soffrì di diversi problemi di salute, tra cui diabete e cataratta, che lo lasciarono parzialmente cieco. Tuttavia, continuò a scrivere e a pubblicare fino alla morte, avvenuta il 24 marzo 1905. La sua tomba ad Amiens è visitata da appassionati di tutto il mondo, attratti dalla figura di un uomo che ha saputo anticipare il futuro e raccontarlo con tale maestria.

Jules Verne ha lasciato un’eredità straordinaria che va ben oltre la letteratura. Le sue opere hanno ispirato generazioni di scienziati, esploratori, e inventori. Nel XX secolo, durante la corsa allo spazio, molti ingegneri e astronauti hanno dichiarato di essere stati influenzati da Verne, riconoscendo la sua visione come una delle forze motivanti dietro la loro carriera.

Nel cinema, i suoi romanzi hanno ispirato innumerevoli adattamenti, a partire da Viaggio al centro della Terra fino a Ventimila leghe sotto i mari, rendendo le sue storie immortali e sempre rilevanti. Il suo stile avventuroso ha influenzato registi, autori di fantascienza, e persino fumettisti. Verne viene spesso citato come una delle principali ispirazioni per il genere fantascientifico, accanto a scrittori come H.G. Wells e Isaac Asimov.

Jules Verne ha cambiato per sempre il modo di scrivere, concepire e vivere la letteratura. Le sue visioni, tanto fantasiose quanto basate su un’attenta ricerca scientifica, hanno aperto le porte alla moderna fantascienza, creando un nuovo genere che si interroga sui limiti della conoscenza e sulle possibilità dell’ingegno umano. 

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