L’Astrattismo Visionario che Rompe le Regole dell’Arte Contemporanea. Maurizio Sardanelli, pittore originario di Brindisi, si è affermato come uno dei talenti più distintivi dell’arte contemporanea grazie al suo approccio visionario e audace. Definito un astrattista concettuale, Sardanelli si distingue per uno stile che sfida le convenzioni e spinge il pubblico a guardare oltre i confini della tradizione. Le sue opere, caratterizzate da una modernità intensa e una profonda originalità, sono un viaggio nell’astrattismo rivisitato. Attraverso forme e colori che si intersecano in modi inaspettati, Sardanelli offre un’interpretazione personale e contemporanea dell’astrattismo, attirando l’attenzione di critici e appassionati. Con ogni nuova creazione, l’artista propone un’arte che va oltre la semplice estetica, trasformando la tela in un luogo di ricerca e di esplorazione. Sardanelli non si limita a seguire le regole dell’astrattismo, ma ne amplia le possibilità, dando vita a opere che sono al tempo stesso provocazione e poesia visiva.
Cosa significa per te essere un “astrattista concettuale”?
Sentirmi libero di esprimere ciò che sento lasciando spazzi a forme e colori.
Come definiresti il tuo approccio all’astrattismo?
Dopo anni di figurativo e di impressionismo ho cercato di trovare la mia arte studiando e appassionandomi alla SPATOLA.
Quali sono le principali influenze che hanno plasmato il tuo stile unico e visionario?
La ricerca, lo studio, la passione di avere un mio stile d’arte che mi identifichi.
Come riesci a rompere con le convenzioni tradizionali dell’arte e cosa ti motiva a sfidare le aspettative del pubblico?
Per rompere appunto le tradizioni ho cercato di essere un Artista diverso per trasmettere al pubblico emozioni e sentimenti che colpiscono l’animo
Le tue opere spesso offrono nuove prospettive. Qual è il messaggio che desideri trasmettere attraverso queste prospettive inaspettate?
Come già detto nell ‘osservare le mie opere, lo spettatore deve essere colpito per interpretare soggettivamente ogni forma, linee, immaginando quello che non c’è ma c’è.
Ci sono momenti specifici o eventi che ti hanno spinto a intraprendere un percorso artistico così originale?
Si per rompere i canoni tradizionali.
Quali tecniche o materiali preferisci utilizzare per esprimere la tua visione artistica?
Dopo anni di utilizzo di pennelli tradizionali, di tecniche accademiche, ho cercato, studiato, approfondito la tecnica dell’uso della spatola con materiali di vario genere. Per ottenere quello che cercavo: profondità, trasparenze, prospettive, delicatezze e contestualmente tratti graffianti della spatola unici e inconfondibili con materiali, dall’olio agli smalti industriali per finire con l’acrilico.
Come nasce una tua opera? Segui un processo creativo preciso oppure lasci che l’ispirazione ti guidi liberamente?
Mi basta guardare una tela bianca per dialogare con essa ed esprimere la mia manualità e creatività che esterno con fantasia e libertà, la mia mente esprime ciò che sente lasciandosi trasportare dalla spatola e dai colori senza vincoli.
Come ha influito la tua città d’origine, Brindisi, sulla tua visione artistica?
Certo, le mie opere hanno suscitato interesse, curiosità dando pareri e apprezzamenti gratificanti, non solo nella mia città.
C’è un’opera a cui sei particolarmente legato e che rappresenta appieno la tua visione dell’arte contemporanea ?
Sicuramente, quando concepisco un opera, a prescindere da quale essa sia, resto legato particolarmente rappresentando l’arte contemporanea.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri? Stai lavorando a nuovi progetti o a mostre che puoi anticiparci?
Si sono stato contattato dal maestro Mario Salvo, ho avuto il piacere di conoscerlo a un concorso di arte ad Ariccia. Mi è stato proposto di far parte del suo progetto su territorio Nazionale. Due mie opere sono esposte presso il museo di arte contemporanea, “Contea di Caravaggio” di Catania del Maestro Fabio Carmelo D’Antoni. Sto lavorando su una mia personale nel periodo di Natale in due gallerie. Infine in primavera sarò a Bari con “Apulia Contemporary Art Prize” presso il museo del Colore centro d’arte Santa Teresa dei Maschi.