Cantante e musicista originaria di Lecce, Raffaella Roccasecca ha iniziato il suo percorso musicale studiando pianoforte al Conservatorio Tito Schipa dall’età di 6 anni e oggi frequenta il corso di laurea in Canto Pop Rock. Dopo anni di concerti e sperimentazioni con vari musicisti pugliesi e nel trio vocale femminile “Il Peccato di Eva” – con cui ha partecipato a eventi come il Festival Show, la giuria di X Factor nel 2011, il Premio Alex Baroni e le semifinali di Castrocaro – Raffaella ha deciso di intraprendere una carriera da solista nel 2021. La sua musica spazia tra rock, glam-rock, pop-rock e indie, dando sfogo a tutta la sua creatività e intelligenza musicale. Con una band di musicisti che la accompagna da oltre 10 anni, Raffaella ha calcato numerosi palchi e ha lavorato come Direttrice Artistica di locali e festival, tra cui Kilometro Zero, Casaccia e Palazzo BN, oltre a eventi e festival nella provincia di Lecce. Nel corso della sua carriera, ha condiviso il palco con artisti come Alessandra Amoroso, Sud Sound System, Cesko (Apres la Classe), Michele Cortese e Antonio Maggio. Il suo primo disco da solista, Tutta Scena, è stato pubblicato il 14 aprile 2023, seguito da un secondo disco il 13 dicembre 2024. Le sue influenze musicali includono artisti come Queen, Beatles, My Chemical Romance, Green Day e Amy Winehouse. “La musica è libertà ed espressione, l’unico linguaggio che io conosca.”
Qual è stato quel momento in cui hai capito che la musica sarebbe stata la tua vita?
Credo di aver ricevuto il dono della musica fin dalla nascita. Sono cresciuta in una famiglia in cui la musica è sempre stata fondamentale: mia madre ballerina, mio padre cantante per passione, mia nonna e mia zia cantanti liriche. L’arte e la musica hanno sempre avuto un ruolo centrale nella nostra vita. Con questa consapevolezza, ho iniziato a studiare musica e pianoforte all’età di 5 anni.
Parlaci del trio vocale “Il Peccato di Eva”. Quali sono i ricordi più significativi di quell’esperienza?
È stata una lunga storia d’amore, un percorso di crescita e un’esperienza straordinaria per me, Daniela e Sara. È stata l’esperienza più importante della nostra vita: abbiamo calcato palchi meravigliosi, conosciuto persone incredibili, collaborato con grandi nomi della musica italiana, affrontato difficoltà e ostacoli insieme. Abbiamo vissuto dieci anni indimenticabili, fatti di musica, viaggi e grandi emozioni.
In che modo l’esperienza al Conservatorio ha influenzato il tuo approccio alla musica pop-rock?
Ho avuto la fortuna di affrontare entrambi gli ambiti di studio: inizialmente con il pianoforte classico, e ora con il canto pop-rock. Questo approccio mi ha arricchito profondamente, perché credo che non bastino talento e passione: studiare è fondamentale per fare questo lavoro con consapevolezza e professionalità. Il Conservatorio è un mondo unico, un’oasi di felicità che mi ha dato gli strumenti per crescere come cantante a 360 gradi.
Tra i generi che esplori (rock, glam-rock, pop-rock, indie), quale senti più vicino alla tua identità artistica e perché?
Sicuramente il rock e il pop-rock. Fanno parte di me da sempre, grazie alle influenze dei miei ascolti: Queen, Beatles, Elvis, Green Day, My Chemical Romance. È come scegliere tra gelato al cioccolato o alla crema: semplicemente mi rappresentano.
Quali artisti o esperienze ti hanno maggiormente ispirato nella composizione dei tuoi album?
Mi ispiro sempre ai grandi: Queen, Beatles, Green Day, Elvis, e in generale alla musica degli anni ’60-’80. Per quanto riguarda le esperienze, prendo ispirazione dalla vita quotidiana, dai miei valori, dall’amore (soprattutto quello tormentato), dalla figura della donna, dal rispetto e dalla libertà in tutte le sue sfaccettature. In pratica, tutto ciò che riguarda il mio mondo.
Come descriveresti il tuo processo creativo? Parti da melodie, testi o emozioni?
Non seguo una sequenza precisa. Parto sempre dalle emozioni, che sono la base di ogni creazione, sia essa melodia o testo. Mi piace sperimentare e lasciare spazio alla spontaneità.
Puoi raccontare qualcosa di particolare sui progetti come Direttrice Artistica? Qual è stato l’evento o il festival che ti ha lasciato il segno?
Essere Direttrice Artistica è un lavoro stimolante, pieno di sfide, esperienze e incontri quotidiani. Quando lavoro a un progetto, analizzo il contesto e propongo artisti che aggiungano valore, con talento e professionalità. Uno degli eventi che ricordo con più affetto è il Tattoo Fest di Lecce dello scorso anno: un evento storico che unisce tatuaggi, musica, arte, prodotti tipici e un mare di persone.
Qual è stata la collaborazione con un artista che ti ha più arricchito dal punto di vista umano o professionale?
La collaborazione con i Sud Sound System è stata straordinaria. Io e Daniela abbiamo lavorato ai loro backing vocals, respirando musica autentica con artisti di grande umiltà e talento.
Quali sono i messaggi o i temi principali che hai voluto trasmettere con Tutta Scena e il tuo secondo disco?
Nei miei brani parlo dei miei valori: l’amore in tutte le sue forme (per un compagno, la famiglia, la vita), il rispetto, la forza delle donne e la trasparenza. Voglio trasmettere la bellezza di vivere senza filtri, in un mondo che spesso ne abusa.
Come riesci a mantenere l’energia e l’entusiasmo durante il fitto calendario di date live?
Ahah, bella domanda! A volte sembra che abbia energia inesauribile, ma in realtà è la passione a darmi forza. I live sono la mia linfa vitale, soprattutto grazie alla mia band, che è come una seconda famiglia.
Qual è stato il concerto o l’esibizione più emozionante della tua carriera?
Forse il primo concerto organizzato con Daniela in teatro per beneficenza. È stata una serata piena di emozioni, dedicata a sostenere il reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Lecce. Ogni concerto, però, lascia emozioni uniche, ed è questo il bello di fare musica.
Dove ti vedi artisticamente tra cinque anni? Hai qualche sogno o progetto che speri di realizzare?
Mi vedo ancora in giro a cantare, con maggiore consapevolezza di me stessa e del mio percorso. Spero di produrre altri dischi e di partecipare a festival, continuando a far ascoltare la mia musica.
Stai lavorando a nuovi progetti o esplorando altri generi musicali per il futuro?
Sto preparando la tesi di laurea in canto pop-rock al Conservatorio e lavorando a nuovi brani. Mi piace sperimentare e non voglio chiudermi nella mia zona di comfort.
Qual è il messaggio principale che vorresti lasciare al tuo pubblico attraverso la tua musica?
Amare, essere liberi di essere se stessi, proteggere la propria luce e lottare per i propri sogni e affetti.
Descriviti in tre parole.
Amare, sognare, cantare.
Sogno nel cassetto?
Se te lo dicessi non si avvererebbe, quindi lascio spazio all’immaginazione! Grazie per la meravigliosa intervista!