ROSSELLA DE CICCO

ROSSELLA DE CICCO

Rossella è nata nel 1977 a Casale Monferrato (AL) e ha scoperto il suo talento per la poesia nel 2001, durante una notte in cui, spinta da un impulso improvviso, ha iniziato a scrivere senza esitazioni. Nonostante lavorasse in banca, ha continuato a coltivare questa passione, trovando nella scrittura un modo per mettere su carta le emozioni vissute. Nei suoi libri, la parola “EMOZIONI” appare sempre nel titolo, riflettendo il suo desiderio di condividere sentimenti autentici e profondi. Fino ad oggi, ha pubblicato cinque libri su Amazon, tra cui l’ultimo, “CAMMINO D’EMOZIONI” (2024). Il percorso di Rossella è iniziato in modo inconsueto, grazie a una richiesta di collaborazione per una mostra fotografica sull’amore. Da quel momento ha compreso la forza delle parole e il dono che aveva dentro. La sua scrittura, diretta e immediata, è il frutto di un lavoro interiore svolto con disciplina attraverso pratiche di mindfulness, che l’hanno aiutata a esplorare profondamente il suo io interiore. Questa ricerca di crescita personale emerge chiaramente nelle sue poesie, capaci di trasmettere emozioni vive e forti. Nel corso degli anni, Rossella ha collaborato con diversi artisti, scrivendo poesie ispirate a opere d’arte e partecipando a eventi di rilievo, come la mostra internazionale su Garibaldi nel 2007 e il concorso di poesia “Altre parole d’amore” dove si è classificata tra i primi. Le sue poesie hanno trovato spazio anche su Vogue Sposa, grazie alla partecipazione al salone “Il matrimonio dei sensi”. Tra le sue esperienze più significative c’è la poesia dedicata al “GLORIOSO CAVALIERE”, commissionata dall’Associazione U.N.C.I. e arrivata fino alla Presidenza della Repubblica Italiana. Negli ultimi anni, Rossella ha affinato l’arte dei “Ritratti di Parole”, componendo poesie improvvisate ispirate dalle persone che ha davanti, sorprendendole con versi che sembrano leggere nell’anima. Questa capacità di creare versi in pochi istanti l’ha portata a esibirsi in eventi pubblici e privati, raggiungendo oltre mille ritratti personalizzati. Dal 2023, Rossella ha scelto di lasciare il suo lavoro principale per dedicarsi completamente alla sua arte. Ha aperto il sito web ritrattidiparole e ha intensificato la sua presenza sui social, portando avanti le sue performance poetiche che combinano scrittura, musica e interpretazione. Poetessa e performer, continua a esplorare l’universo delle emozioni con parole capaci di toccare l’anima. (se vuoi pubblicare i versi) ©Rossella De Cicco.

Cos’è per te l’arte?

Non ho memoria di ciò che ho scritto, all’inizio scrivevo leggevo e molte volte le stracciavo. Non avevo consapevolezza della mia scrittura. Non davo valore ai miei scritti, l’unica cosa era che mi stupivo, e i miei scritti, rileggendoli mi facevano stare bene. All’inizio è stato proprio uno scrivere per me stessa.

L’ispirazione notturna del 2001 ha segnato l’inizio della tua carriera poetica. C’è stata una poesia in particolare che hai scritto quella notte che ricordi ancora con emozione?

Sì, le emozioni sono importanti per me. È l’energia racchiusa dentro a tutto ciò che facciamo, viviamo nella vita. Anche guardare un tramonto genera emozione, guardare una foto di un caro, ricordare un avvenimento, essere ad un concerto, stare con i propri cari etc. Sono tutte emozioni differenti. Queste emozioni le traduco a parole. Spesso mi hanno detto:” nei tuoi componimenti trovo le parole che avrei voluto esprimere per raccontare quello che provavo, ma non riuscivo a trovare le parole giuste. Sembra che tu abbia scritto per me!” L’emozione più difficile da raccontare è scrivere dell’amore verso mio figlio. Ho scritto diverse poesie a riguardo, alcune mentre le leggo mi emoziono, ma non sono ancora soddisfatta, è come se non ho ancora trovato parole immensamente giuste per descrivere l’infinito che sento.

Nei tuoi libri compare sempre la parola “EMOZIONI”. Qual è, secondo te, l’emozione più difficile da tradurre in versi e perché?

E’ lo stupore e la meraviglia! Più di una volta mi è capitato di scrivere a persone sconosciute, che vedevo per la prima volta e alle quali mi rapportavo con il “lei” mantenendo una forma comportamentale come si usa con le persone che non conosciamo… e dopo la performance vedere la persona emozionarsi alle lacrime, e chiedermi “posso abbracciarti?” è una grande emozione per me! Mi sono resa conto di quanto in fondo siamo tutti simili, e difronte alla bellezza, certe “formalità” non servono. E’ un riconoscimento d’anima, non ho altre parole per esprimere meglio questo concetto. So solo che emotivamente colma il mio cuore e il cuore di chi riceve l’opera.

Hai deciso di lasciare la tua occupazione principale per dedicarti completamente alla poesia. Qual è stata la sfida più grande in questo cambiamento di vita?

La sfida più grande è prendere consapevolezza della mia arte. “credici e gli altri ti crederanno” ed è vero. Io stessa per tanti anni sono stata il mio ostacolo più grande. Non pensavo che la mia arte potesse piacere, potesse interessare a qualcuno oltre che a me. Però nello stesso tempo ringrazio, in questi lunghi anni ho sperimentato tanto, ho avuto tanto dalla mia poesia, mi ha sostenuta, aiutata e se oggi posso fare tutto questo è proprio grazie a questo lungo periodo da “hobbista” che mi ha permesso di prendere coscienza. Spesso dico” la vita ti dona i talenti, ma non il libretto di istruzioni” Oggi posso dire di averlo trovato, finalmente.

Le tue collaborazioni con artisti visivi suggeriscono un forte legame tra poesia e arte. C’è un’opera d’arte o un artista in particolare che ha influenzato profondamente la tua scrittura?

Io ringrazio gli artisti con i quali ho collaborato in questi anni. Li ringrazio tutti in quanto è proprio grazie a quella esperienza di scrivere ispirandomi alle loro opere, che ho compreso la mia attitudine di scrivere sugli altri. Ricordo con affetto il primo artista, un fotografo, il quale mi telefonò chiedendomi delle poesie ispirate ai suoi scatti. Fu il primo che riconobbe il mio talento, quando ancora io ero totalmente inconsapevole, tanto da voler rifiutare la sua proposta. La sua insistenza mi convinse e scrissi 12 componimenti e facemmo la prima mostra, era esattamente 20 anni fa in un piccolo paese del Monferrato in Piemonte, mia terra d’origine. Quella mostra fu un successo, e iniziò ad aprirmi gli occhi. Ero stupita di quante persone, oltre a guardare gli scatti fotografici, si fermassero a leggere le mie poesie, alcuni li vedevo emozionarsi ed altri mi hanno chiesto una copia della poesia. Quel momento l’ho scolpito nel cuore, ero senza parole dall’emozione e dallo stupore! Grazie all’esperienza delle mostre artistiche, un giorno pensai “ma se io riesco a scrivere ispirandomi alle opere, chissà se riesco a scrivere ispirandomi alle persone!” e fu l’inizio dei ritratti di parole.

Hai partecipato a diverse esposizioni internazionali. C’è una città o un evento che ti ha lasciato un ricordo particolarmente significativo?

Ricordo un evento che mi ha dato tanto… è stato a Gravina di puglia era l’estate del 2021. Fui contattata da un artista che mi chiese di partecipare una performance artistica estemporanea. Eravamo 4 artisti che si esibivano davanti ad una platea di persone. C’era il pittore, il percussionista, io e un’attrice. Iniziammo la performance, io mi lasciai travolgere dalle emozioni che percepivo ed iniziai a scrivere, ogni poesia la passavo all’attrice accanto a me che interpretava i miei scritti. E’ stata un’esperienza magica, il pubblico era rapito ed incollato alla sedia. E’ stato il primo evento dove presi coraggio ed iniziai a scrivere davanti ad una platea in una performance estemporanea e che mi ha fatto comprendere che potevo farlo ancora.

Come nasce l’idea per una poesia su commissione? Segui un processo specifico o lasci che l’ispirazione fluisca liberamente?

La poesia su commissione è quando qualcuno mi chiede una poesia per un evento, ad esempio c’è la festa di Natale, una festa aziendale, e vorrebbero avere una poesia “dell’evento” io mi lascio ispirare e scrivo quello che sento. Non ho uno schema predefinito, lascio fluire liberamente le emozioni, sensazioni che sento. Da quando ho intrapreso il percorso di Ritratti di parole, le poesie su commissione stanno venendo un po’ meno in quanto le persone mi riconoscono di più come la poetessa che “descrive l’essenza della persona”.

Il passaggio dalla poesia intimista dei tuoi inizi alle performance dal vivo è stato naturale o ti ha richiesto un cambiamento nel modo di scrivere?

Mi capita a volte di ritrovare miei scritti di anni fa. Il mio stile è sempre quello, anche se io vedo dei cambiamenti. Cambiamenti dettati dall’età, dalla maturazione personale, dal vissuto. Riconosco però sempre il mio tratto e di questo ne sono contenta. Tratto che si mantiene intatto anche quando scrivo davanti al pubblico.

Raccontaci di come nasce una tua performance e delle emozioni che provi quando sei nel pieno della scrittura.

È una delle domande più sfidanti a cui rispondere. Io non so spiegare, ho provato più e più volte a descrivere ciò che scatta in me. L’unica cosa che mi sento di dire è che è il mio talento che si esprime, è il libero fluire delle emozioni e delle sensazioni che traducono ciò che si prova e si vive. È una innata capacità di saper cogliere e tradurre tutto questo. E quando scrivo? È bellezza e profondità la stessa che si coglie quando si rimane affascinati dall’arte! Solo che in quel momento la vivo, e mi sento viva! Quando le persone vengono ad assistere ad una mia performance, credono in prima battuta che sia un reading di mie poesie oppure una performance di interpretazione. Quando inizio lo spettacolo, mostro al pubblico i miei fogli bianchi. E dico “Signori stasera voi sarete i protagonisti dei componimenti che scriverò e che vi leggerò tutto davanti a voi! In quel momento è bello leggere lo stupore dipinto sul volto delle persone e si inizia!

Se dovessi dedicare dei versi al progetto ArtCast quali sarebbero?

L’energia dell’universo donata agli uomini

si rappresenta in molteplici gemme…

Saperle trovare, e portarle alla luce…

è essere cercatori di pepite… d’arte.

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