TERRA DI RAFFY

Mi chiamo RAFFAELLA sono nata a Torino nel novembre 1974 e sono sempre stata affascinata dal mondo della fantasia, della cosmetica, dell’artigianato e dell’arte, oltre che dalle tematiche di salvaguardia dell’ambiente.

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗲’ 𝗰𝗼𝗺𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼?

Il mio percorso artistico nasce da una grande passione ed è la realizzazione di un sogno. Dopo tanti anni di lavoro in azienda, con un ruolo di coordinamento e gestione nell’ambito delle risorse umane, a “quasi-50-anni”, ho infatti scelto di abbandonare una strada professionale certa per regalarmi l’opportunità di lavorare in un’azienda mia, Terra di Raffy, che sposa tutti gli universi a me cari, attraverso l’antica arte della produzione artigianale del sapone.

𝗣𝗮𝗿𝗹𝗮𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘁𝘂𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗲, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝗹’𝗶𝗱𝗲𝗮?

Oltre alle forme di sapone classiche, mi sono specializzata in quelle artistiche, che si trovano raramente sul mercato, ed è proprio grazie a questo aspetto che, sin dalla fase progettuale ed hobbistica, negli eventi e nei mercatini dell’artigianato ho riscontrato tanto interesse e curiosità per le mie creazioni. L’attenzione alla qualità delle materie prime e all’universo delle fragranze, mi ha fatto avvicinare al mondo Slow Food, contesto che mi ha stimolato a credere nel mio prodotto.

𝗤𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗳𝗶𝗱𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝘁𝘂𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹𝗲 𝗮𝗳𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶?

Nel percorso di trasformazione del progetto in una professione vera e propria, la sfida più complessa è stata senza dubbio quella delle certificazioni, per legge obbligatorie per chi vende cosmetica nell’ambito del territorio europeo. Ho dunque lavorato con una società che si occupa di effettuare le valutazioni sulla cosmetica secondo il Reg. (CE) n. 1223/2009 e ottenuto la certificazione UNI EN ISO 22716:2008 per le buone pratiche di fabbricazione. Prima ancora ho cercato un laboratorio con destinazione d’uso adeguata. Questi sono stati certamente gli aspetti più complicati di tutto il percorso, che si è concluso il 20 luglio di quest’anno, con l’apertura formale della mia attività di produzione e vendita di sapone artigianale.

𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲’ 𝗹’𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗶 𝘀𝗲𝗶 𝗽𝗶𝘂’ 𝗼𝗿𝗴𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼𝘀𝗮 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲’?

Realizzo sapone solido, senza l’ausilio di macchinari industriali, e creando con le mie mani, personalmente, pezzo per pezzo. Utilizzo due diverse basi, al latte di capra e vegetale, declinate ciascuna in otto fragranze, scelte da uno storico produttore del territorio piemontese. Ho scelto il mughetto, la violetta, la rosa unita allo champagne, il mirtillo rosso, il mandorlemiele, il cacao, il bosco di cedri e l’acqua di luna. Nel mio catalogo ho più di 100 diverse forme ma quella che più amo è una forma che rappresenta un simbolo di Torino, la mia città: il Turet la tipica fontanella torinese. Per Torino si tratta di una vera e propria istituzione che ha un legame emotivo con ciascuno di noi sin dall’infanzia, un po’ come la Mole Antonelliana e il gianduiotto. La fontanella è di colore verde, alta circa un metro, con una testa di toro da cui sgorga perennemente acqua fresca e gratuita per torinesi e turisti. Renato, mio marito, ha disegnato una nostra versione, con la testa del toro più evidente rispetto al corpo della fontana, e ha creato per me una forma siliconica, in due diverse dimensioni, che mi consente di produrre dei saponi veramente molto speciali. I miei turet, realizzati non solo nel classico verde ma anche in altre colorazioni e relative profumazioni, in due diverse misure, sono già oggetto dell’interesse di negozi che desiderano proporlo a torinesi e turisti come gadget originale.

𝗗𝗼𝘃𝗲 𝘀𝗶 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝘁𝘂𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗲?

Le mie opere si possono acquistare nel mio showroom a Torino, in Via Servais 37, dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 18:30 e, per chi non è di Torino, attraverso i canali social. È in fase di costruzione anche il sito www.terradiraffy.it, che spero sarà pronto in autunno/inverno e che mi permetterà di raggiungere più agevolmente più persone, oltre che di avere una vetrina ancor più professionale del mio lavoro.

𝗛𝗮𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶?

Sono all’inizio e i progetti sono tantissimi. Oltre alla creazione del sito spero di poter acquisire qualche clienti business per sostenermi con le spese che sono tantissime e poi di farmi conoscere nel territorio, incontrando quante più persone possono essere interessate a questo prodotto molto particolare e di nicchia, che appartiene ad un tempo passato in cui l’artigianalità era il cuore dell’economia dei centri cittadini.

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