Sono Valentina de Carlo e sono l’anima di questo piccolo laboratorio artigianale situato fra i due mari, nel Salento. Qui, preparo candele artigianali in cera di soia colata a mano e saponi realizzati con l’olio di oliva della mia terra. Questa passione viene da lontano, da quando da bambina mi perdevo a giocare con la cera delle candele e mi incantavo a guardarne la luce. Con gli anni e con gli studi, ho affinato questa passione facendola diventare il mio lavoro, mettendomi in gioco e aprendo questa piccolissima realtà aziendale gestita unicamente da me. Qui potrai trovare delle bomboniere uniche, realizzate su misura delle tue esigenze. Nessun pezzo è riprodotto in serie ma tutto segue il tema del tuo evento, cominciando dalla palette di colori che sceglierai, finendo al packaging e alla fragranza di cui vuoi che i tuoi ricordi profumino. Chi sceglie una mia creazione, sceglie la cura dei dettagli e l’eco sostenibilità dei materiali, sceglie di lasciare un ricordo indelebile e personalizzato del suo giorno più importante. Il suo sito web saponihandmadesalento
Qual è stata la prima candela o sapone che hai realizzato e che ti ha fatto capire di voler trasformare questa passione in un lavoro?
La mia prima candela l’ho realizzato circa 25 anni fa, per far passare un pomeriggio diverso a mia figlia che era particolarmente capricciosa per via dell’influenza. Da lì mi si è aperto un mondo, mi sono subito innamorata della cera e non ho più smesso di creare candele. Adoro la loro luce e il loro profumo in casa, mi fa star bene. Anche per il sapone devo tutto alla mia maternità, in quanto ho prodotto il primo saponcino all’olio di oliva, proprio per i miei figli. Questa passione mi è stata tramandata da mia nonna che realizzava tutto in casa.
Come scegli le fragranze e le palette di colori per le tue creazioni? Hai un metodo o ti lasci ispirare dal cliente o dalla stagione?
La palette e la fragranza le scelgo sempre insieme alle mie spose. Mi lascio ispirare dal loro abito, dal bouquet, dalla mise en place e dall’allestimento che hanno scelto per il loro giorno più importante. Tutto deve parlare di armonia e buon gusto. Nessun dettaglio è lasciato al caso, dalla creazione alla confezione finale.
Quali sono le maggiori sfide che affronti nel gestire un laboratorio artigianale da sola?
Sicuramente gestire una realtà aziendale tutta da sola non è semplice! Devo barcamenarmi fra produzione, contatto con il pubblico, gestione dei social, fornitori e contabilità, oltre a garantire una lavorazione precisa e puntuale dei mie prodotti, cosa assolutamente prioritaria.
Hai una creazione che consideri la tua “firma” o un prodotto che rappresenta al meglio il tuo stile?
Si! Sicuramente le mie cialde profuma biancheria in cera di soia. Sono la creazione che più mi rappresenta e che sento mia per eccellenza.
Come riesci a integrare l’eco-sostenibilità nei tuoi materiali e nei processi produttivi?
Nel mio laboratorio utilizzo solo ed esclusivamente prodotti vegan e in linea con il rispetto dell’ambiente. Dal packaging ai fiori, dagli olii essenziali alle fragranze, dalla cera di soia all’olio d’oliva. Abolita ogni forma di plastica!
Qual è stato il progetto più unico o particolare che hai realizzato per un cliente?
Sicuramente dei cadeaux per una festa di divorzio! La cliente era così entusiasta di ritornare single che ha voluto festeggiare questo avvenimento in modo direi, particolare!
Hai mai pensato di espandere il tuo laboratorio o collaborare con altri artigiani?
Si, mi piacerebbe molto.
Quale parte del tuo lavoro trovi più appagante: la creazione manuale, il contatto con i clienti, o vedere il prodotto finito?
La parte del mio lavoro che trovo più appagante è sicuramente la parte creativa. Mi perdo nella creazione e perdo anche il tempo, che mi vola quando sono qui in laboratorio. Un’altra parte che considero meravigliosa è il contatto col cliente. Ci si innamora a vicenda e si lavora in piena sinergia in questo modo.
Ti piacerebbe tenere corsi o workshop per insegnare ad altri l’arte della creazione di candele e saponi?
No, per il momento questo aspetto non è prioritario per me. Magari un domani chissà…
Se dovessi immaginare il futuro del tuo laboratorio, quali sono i tuoi sogni e obiettivi principali?
Mi piacerebbe continuare a lavorare così come sto facendo. Ricevo moltissime gratificazioni personali e se proprio dovessi sognare in grande, mi piacerebbe lavorare oltre oceano.